PREGARE PER LA SALUTE DI PAPA FRANCESCO ?
Anche se ho in mente le troppe
decisioni che papa Francesco non ha preso – non ha voluto o non ha potuto
prendere – per la sua Chiesa, mi è umanamente simpatico. Sono dunque
sinceramente dispiaciuto per le sue traversie sanitarie e spero che si rimetta
in forma il più presto possibile. Non può dunque che colpirmi favorevolmente la
notizia che piccole folle di fedeli si radunino ora sotto l’ospedale ora in
piazza san Pietro ora in altri luoghi del pianeta per pregare per lui.
Dal punto di vista sentimentale
trovo incoraggiante constatare che esistono ancora dei personaggi pubblici che
attraggono stima, solidarietà, affetto dalle donne e dagli uomini di strada. Ma
poiché non siamo solo una fucina di sentimenti, mi viene spontaneo chiedere che
messaggio questi cattolici stiano trasmettendo al mondo (oggettivamente, senza
neppure averne consapevolezza).
Le loro preghiere per la
guarigione del papa implicano una serie di convinzioni che non è facile
giustificare teologicamente.
La prima è che da Dio dipendano
direttamente tutti i fenomeni naturali dell’universo: ma davvero, come mi si
ripeteva da bambino, non cade foglia che Dio non voglia? O Egli/Ella/Esso/X va
pensato come il Fondamento della totalità che (per riprendere le suggestioni di
Teilhard de Chardin e di don Carlo
Molari) non “fa” ma “fa fare” a ciascun essere secondo le sue peculiarità? Non
va pensato, forse, come la Causa “prima”
che rende possibile l’operatività autonoma delle cause “seconde”?
Se non adottiamo questa
concezione di Dio più evoluta e restiamo alla visione medievale della
“onnipotenza” divina, dovremmo ammettere che Egli/Ella/Esso/X possa guarire
“miracolosamente” Bergoglio, ma non lo fa spontaneamente. Per attivarsi aspetta
che un congruo numero di esseri umani glielo chieda. A quanto ammonterebbe il
numero minimo legale? Cento, mille, centomila, un milione di oranti?
Ammesso – e non concesso – che
Dio possa e voglia intervenire specificamente in un caso come questo (e lo
facesse davvero per venire incontro alla pressione dell’opinione pubblica
religiosamente accreditata), che cosa penserebbero i genitori che pregano
invano per la guarigione dei loro piccoli o i piccoli che pregano invano per i
loro genitori? Come si potrebbe giudicare un Dio che risparmia la morte a un
vecchio ottantottenne ma rimane inerte davanti all’agonia di milioni di persone
di ogni età (senza contare le inenarrabili sofferenze di animali di ogni altra
specie vivente)?
Sono – o almeno tendo ad essere – un soggetto ragionevole, ma non sono un razionalista. Forse ognuno di noi è connesso con tutta l’umanità, anzi con tutto il cosmo, non solo a livello fisico, ma anche mentale e psicologico. Forse l’entanglement di cui parlano i fisici quantistici non vale solo a livello di microfisica. Dunque pregare Dio per un nostro simile può essere un modo – per così dire indiretto – di trasmettergli energie positive, sanatrici, liberatrici. In questa ipotesi (che per me è una speranza) anche la preghiera collettiva per un pontefice malato può avere un senso. Purché si sappia e si dica chiaramente che la visione antropomorfica di Dio, come Arbitro indiscutibile che dà e toglie la vita secondo criteri a noi ignoti, è ormai alle spalle della teologia più evoluta.
Augusto Cavadi
* Versione originaria con apparato iconografico 8e un commento del direttore del sito) qui:
https://www.zerozeronews.it/pregare-per-la-salute-di-papa-francesco/
1 commento:
Avrei voluto scrivere un articolo all'incirca così, ma non ne sarei stata capace... Grazie, caro Augusto, per aver dato espressione al mio sentire...
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