Le
scienze storiche, archeologiche, filologiche hanno comportato dei veri e propri
terremoti anche nel campo degli studi biblici. Le conseguenze più
sconvolgenti si sono registrate nell’esegesi dei vangeli e, dunque,
nell’interpretazione della figura e del messaggio di Gesù di Nazareth.
La
stragrande maggioranza della popolazione nulla sa e nulla desidera sapere di
questi mutamenti epocali: chi crede di credere non ha mai letto una
riga di teologia e può dunque continuare pacificamente nella sua “fede del
carbonaro”; a maggior ragione, chi crede di non credere non ha mai letto una
riga su questi temi e può dunque continuare pacificamente a dirsi ateo o per lo
meno agnostico.
C’è
però una sparuta minoranza di persone che – credenti o meno nell’accezione
comune dei termini – vogliono informarsi, capire, aggiornarsi sui risultati
degli studi scientifici riguardanti la Bibbia. Esse pensano che solo dopo aver
preso consapevolezza di ciò che dicono davvero i testi (soprattutto del Secondo
Testamento) possono decidere se accettare o rifiutare i messaggi contenuti in
essi.
A
queste (poche) persone in sincera ricerca è destinato il volume Gesù, questo
sconosciuto. Cosa sapere prima di credergli o di rifiutarlo (Edizioni Il
Pozzo di Giacobbe, Trapani 2024, pp. 322, euro 28,00) scritto dal magistrato di
Cassazione, ora in quiescenza, Dario Culot, che ha affrontato la tematica con
l’atteggiamento professionale di chi, prima di pronunziare giudizi, vuole
accertare (nella maniera più oggettiva possibile a noi mortali) l’oggettività
degli eventi.
Poiché
da quando Culot si occupa di questi argomenti riceve, in presenza o per posta,
obiezioni e richieste di chiarimento, il volume è strutturato in due parti.
Nella
prima si decostruisce la gabbia categoriale in cui, negli ultimi XX secoli, si
è imprigionata la novità rivoluzionaria dell’uomo Gesù incentrata “nella dignità e felicità
delle persone, nella gioia del vivere, nel piacere e nel godere di tutto il
bello e il buono che Dio ha messo nella vita” (p. 195).
Nella
seconda parte, poi, l’autore risponde ad alcune delle tante domande ricevute
come reazione alle sue tesi: un’occasione preziosa per apportare chiarimenti su
tanti elementi della dottrina cristiana tradizionale (dalla Trinità alla
Madonna) che sono stati presentati come divinamente “rivelati” mentre erano
solo interpretazioni – non sempre neppure legittime – di fantasiosi teologi
accreditati da gerarchie ecclesiastiche eccessivamente sicure di sé.
Alcuni
lettori resteranno “scandalizzati” dall’apprendere teorie ormai acquisite negli
ambienti accademici anche cristiani, ma altri potranno scoprire che dirsi
cristiani è molto più semplice dal punto di vista intellettuale e molto più
entusiasmante (anche se impegnativo) dal punto di vista dell’agire personale e
sociale.
* Mercoledì 3 luglio 2024, dalle ore 18.30 (puntuali !) alle 20.00, terrò un seminario a partire da questo testo di Dario Culot al "Centro di ricerca esperienziale di teologia laica" presso la "Casa dell'equità e della bellezza" di Palermo (via Nicolò Garzilli 43/a). Partecipazione libera e gratuita (gradita una prenotazione all'email: a.cavadi@libero.it)
* Il testo originario corredato da illustrazioni si apre al link:
https://www.zerozeronews.it/linesauribile-miniera-degli-studi-scientifici-della-bibbia/
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