Sabato 20 luglio, alle 14.30, presso la Sala del commiato del Tempio crematorio del Cimitero di Bergamo, un folto numero di parenti e di amici ha salutato per l’ultima volta Germano Federici, spentosi all’età di 74 anni dopo una devastante malattia affrontata con grande serenità.
Le ragioni di stima e di gratitudine verso questa persona sono molteplici.
Generazioni di studenti liceali lo hanno avuto come insegnante di Scienze
naturali dai metodi assai poco cattedratici: come si legge su “L’Eco di
Bergamo” odierno, “sono passate alla storia le campagne naturalistiche al
rifugio Curò dove per una settimana faceva scorrazzare gli studenti in lungo e
in largo alla ricerca di piante”.
Già, le piante:
la sua passione per la flora lo ha indotto a promuovere la fondazione del FAB
(Flora Alpina Bergamasca), un gruppo di ricercatori che hanno attuato, dai
primi anni Novanta ad oggi, il censimento delle piante presenti a Bergamo e
nelle valli d’intorno. Come ricorda
l’attuale presidente del FAB, Luca Mangili, “a lui si deve il primo database,
successivamente integrato con un altro organizzato dal gruppo di Brescia, nel
quale sono state registrate le varie specie di piante. Per capire la mole di
lavoro basta dire che il database contiene un milione di dati raccolti per le
provincie di Bergamo e di Brescia”.
Da alcuni anni,
grazie a internet, Germano Federici si era inserito (con rara signorilità di
tratti) anche in alcuni gruppi di ricerca filosofico-teologica frequentati,
soprattutto, da persone che, pur deluse dalle appartenenze ecclesiali e
partitiche tradizionali, continuano a esplorare “inediti cammini” di
consapevolezza intellettuale e di impegno socio-politico.
Insegnante, ricercatore scientifico, ma soprattutto persona per bene. Ricordarlo, più che un omaggio a lui (che, ormai, non ne ha più bisogno), è un piccolo segno di conforto per noi che viviamo una fase dell’umanità in cui sembra che solo i pazzi e i disonesti abbiano in mano le redini della storia; che non ci siano più persone belle per saggezza e mitezza, per passione verso il proprio mestiere e per attenzione amorevole verso la natura.
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
Per la versione originale illustrata cliccare qui:
https://www.zerozeronews.it/federici-una-vita-per-la-botanica-e-la-virtu-dellefficacia-propedeutica/
3 commenti:
Grazie Augusto per la comunicazione e per come hai espresso il tuo cordoglio, che condivido in pieno. La gentilezza era il tratto distintivo di Germano e proprio questo sarà il mio ricordo indelebile.
Grazie, caro Augusto. Mi dispiace assai la perdita di Germano in questo orizzonte terreno, forse l'unico che ci è concesso... persona colta, sensibile, garbata, gentile che ho conosciuto e apprezzato attraverso le cenette filosofiche
Ricevo da Salvo Fricano e rilancio:
Caro Augusto, grazie per la condivisione. Ho capito meglio, dai vostri ricordi e corrispondenze, l'umanità di Germano.
Mi sono permesso di condividere sul web il documento, che può essere sfogliabile online. Ecco il link diretto:
https://online.fliphtml5.com/wbbka/zcmo/
Naturalmente tutti possono accedere ed eventualmente scaricare il PDF.
Un caro saluto a tutti
Salvatore
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