IL RUOLO A DOPPIO TAGLIO DELLE DONNE NEL SISTEMA MAFIOSO
Il sistema mafioso è un sotto-insieme della società, di cui
condivide evoluzioni e involuzioni. Detto altrimenti: i mafiosi sono una
(piccola) porzione della società intera. Non sono mostri, individui strani:
come ricordava Giovanni Falcone, essi ci assomigliano e proprio ciò li rende
poco riconoscibili (e dunque più pericolosi dei banditi e dei gangster). Sono
banalmente ‘normali’ come lo erano i nazisti in Germania o i razzisti negli
Stati Uniti d’America.
Stesso discorso vale, ovviamente, per le donne interne al
mondo mafioso: la loro condizione riflette e riproduce la condizione delle
altre donne italiane. Che è una condizione ambigua, contraddittoria: sulla
carta, legalmente, il patriarcato maschilista è stato quasi completamente
superato; ma nei fatti, statisticamente, le donne non hanno raggiunto la parità
dei diritti, delle opportunità, rispetto agli uomini.
C’è una maggiore visibilità pubblica delle donne in generale,
dunque sempre più spesso troviamo donne che assumono ruoli di responsabilità all’interno
delle organizzazioni mafiose. Ma – ecco il rovescio della medaglia – lo sono
ancora in quanto
madri, sorelle, mogli, figlie…di boss: come molte
associazioni coeve (ad esempio la Massoneria) restano androcentriche,
maschiliste. Il loro inserimento nei gangli delle cosche non comporta nessun
elemento di critica alla tavola dei valori mafiosi: come accade alle donne che
si inseriscono in formazioni partitiche militariste, belliciste, razziste,
anche esse si adeguano molto più di quanto apportino di nuovo e di migliore.
Più precisamente si potrebbe specificare il contributo delle donne alle quattro dimensioni principali del sistema mafioso: militare (ordinano omicidi, proteggono killer in latitanza etc.); economico (ad esempio dirigono lo spaccio di sigarette di contrabbando e di bustine di droga in interi quartieri); politico (ad esempio si candidano in occasione di elezioni amministrative e nazionali anche sapendo di concorrere come rappresentanti incensurate di interessi oscuri); pedagogico (sono le protagoniste principali dell’educazione mafiosa assicurando continuità culturale da una generazione alla successiva).
* Per completare la lettura del post (in cui ho riportato la scaletta su cui ho basato il mio intervento la mattina di martedì 27 gennaio 2024 presso l'Aula Consiliare del Comune di Bergamo) basta un click qui:
https://www.zerozeronews.it/il-ruolo-a-doppio-taglio-delle-donne-di-cosa-nostra/
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