Ovunque ti volgi tu vedi l'orrore
ragione di piu' per resistere al male
ragione di piu' per fare quel poco di bene che puoi
ragione di piu' per voler essere
almeno tu
l'umanita' come dovrebbe essere
non e' finito il mondo
finche' tu resisti"
PERCHE’ NON USCIRE DALL’ISOLAMENTO? UN’IPOTESI PER IL 2024
E’ il
momento degli auguri. Più o meno implicitamente, ci auguriamo un anno migliore.
Per i più spericolati, addirittura felice. Ma la felicità, se capita, dura
minuti. Al massimo, potremmo sperare in una sorta di equivalente funzionale
etichettabile come serenità. A che condizioni?
Innanzitutto in un
contesto storico-sociale senza epidemie, senza degrado ambientale, senza
guerre. Insomma, molto differente dal nostro attuale. Ammesso, molto
utopisticamente, che - sia pur a piccoli passi – l’umanità si avvicini a uno
stadio di egoismo intelligente e riduca il livello medio di sofferenze
superflue, spetta poi a ogni singolo soggetto giocarsi bene le sue carte.
Spigolando fra le pagine dell’intrigante (anche perché opinabile) volume di Yuval
Noah Harari, Sapiens. Da animali a dèi, Bompiani, Milano 2017, direi che
le mosse, possibili e necessarie, siano quattro o cinque:
a) smontare alcuni luoghi comuni: la salute e il denaro sono
ingredienti indispensabili per lo stato di benessere interiore, ma solo sino a
un certo livello (oltre il quale diventano irrilevanti). Infatti, “se sei una
madre americana single che guadagna 12.000 dollari l’anno facendo pulizie nelle
case e improvvisamente vinci 500.000 dollari alla lotteria, sperimenterai
probabilmente un aumento significativo e duraturo del tuo benessere soggettivo.
Sarai in grado di nutrire e vestire i tuoi bambini senza più affondare nei
debiti. Tuttavia, se sei un top manager che guadagna 250.000 dollari l’anno e
vinci un milione di dollari alla lotteria” è “probabile che la tua crescita di
benessere soggettivo duri soltanto qualche settimana” (p. 474).
b)
Controllare le proprie aspettative: se desideri acquistare un’utilitaria e ci riesci, sarai
molto contento; ma se desideri possedere “una Ferrari fiammante e riesci a procurarti
solo una Fiat di seconda mano, ti senti frustrato” (p. 476) per il resto della
vita. Sino a quando la tua felicità sarà “determinata dalle aspettative, i due
pilastri della nostra società – i mass media e l’industria pubblicitaria – ”
(p. 477) possono rendertela perennemente irraggiungibile.
c)
Sperimentare delle relazioni amicali autentiche, specie all’interno di comunità senza
guru né dogmi né codici dettagliati. Infatti, “la famiglia e la comunità
sembrano avere un impatto maggiore sulla nostra felicità rispetto al denaro e
alla salute. Le persone che “vivono in comunità coese e solidali sono
significativamente più felici delle persone” che “non hanno mai trovato (o mai
cercato) una comunità di cui sentirsi parte” (p. 475).
d)
Trovare, o ritenere di aver trovato, un senso della vita. Secondo alcuni studi di psicologia
e di economia, la felicità non è data da “una prevalenza di momenti piacevoli rispetto a quelli
spiacevoli”, “consiste piuttosto nel percepire la propria esistenza nella sua
interezza come qualcosa di importante e di valido” : “una vita che abbia senso
può essere molto soddisfacente anche in mezzo alle difficoltà, mentre una vita
senza senso è un travaglio terribile, per quanto confortevole sia” (p. 485).
e)
Cercare la compagnia di chi lotta contro i mali oggettivi della storia.
Quest’ultima indicazione non l’ho
trovata in Harari, ma nel nostro poeta Gianni Rodari. A chi gli chiese cosa
fosse a suo parere la felicità, rispose che non potesse consistere in qualche
fattore che “ci
costringa ad essere sempre allegri e soddisfatti (e un po’ stupidi) come
una gallina che si è riempita il gozzo. Forse la felicità sta nel fare le
cose che possono arricchire la vita di tutti gli uomini; nell’essere in
armonia con coloro che vogliono e fanno le cose giuste e necessarie. E allora
la felicità non è semplice e facile come una canzonetta: è una lotta” (Il
libro dei perché, Editori Riuniti, Roma 1984).
L’augurio più serio per il 2024 che ognuno potrebbe fare a se stesso, dunque in silenzio, sarebbe dunque decidere di uscire dalla bolla dell’isolamento sostanziale (talora mascherato da una fitta rete di rapporti sociali ipocriti) e cercare nella propria città la complicità attiva con qualcuno impegnato a fare cose giuste e belle.
Augusto Cavadi
SOLO PER LE PERSONE CHE VIVONO A PALERMO & DINTORNI:
La “Casa dell’equità e della bellezza” di Palermo (v. N.Garzilli 43/a) vorrebbe
essere uno dei tanti luoghi in cui chiunque cerchi persone che “fanno le cose
giuste e necessarie” le trovi; le annusi; le riconosca come possibili compagne
di strada; decida di investire un po’ del suo tempo, delle sue energie, delle
sue risorse.
Poiché nessuno di noi è onnipotente,
onnisciente e onnipresente, può dedicarsi in particolare a un ambito
d’interessi e di azione. Attualmente i gruppi ospitati, con i quali si può
prendere contatto, sono:
a) la Scuola di formazione etico-politica “G.
Falcone”: per chi desideri aggiornarsi sulle
questioni sociali e politiche e dare una mano per l’alfabetizzazione
etico-politica delle generazioni più giovani. Contattare Rosalba Leone (roleone63@yahoo.it )
b) il Centro palermitano del Movimento
Nonviolento: per chi
desideri formarsi sulle tematiche della nonviolenza e dare una mano per
diffonderne la cultura soprattutto tra le generazioni più giovani. Contattare
Maria d’Asaro (maridasaro@gmail.com)
o Adriana Saieva (adri.saieva@gmail.com)
c) il Gruppo “Noi uomini a Palermo contro la
violenza sulle donne”: per uomini di ogni età che vogliano riflettere
criticamente sul proprio modello di maschilità e dare una mano per
destrutturare la mentalità patriarcale soprattutto tra le generazioni più
giovani. Contattare Francesco Seminara (francesco.semi3@gmail.com)
d) il Laboratorio per la difesa e l’attuazione
della Costituzione (labDAC): per chi
desideri approfondire i temi della Costituzione italiana e impegnarsi sia a difenderla
da eventuali modifiche stravolgenti sia a promuoverne l’attuazione effettiva
nella pratica politica. Contattare Claudio Riolo (rioloclaudio51@gmail.com)
e) l’Associazione Utenti Familiari Esperti (UTE): per chi desideri aggiornarsi sui temi della
salute mentale e impegnarsi in attività di sostegno a persone in difficoltà.
Contattare Grazia Guercetti ( guercettig@gmail.com) ;
f) l’Associazione per lo
Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comunità (ASPIC): una
Scuola di counseling, coaching, mediazione familiare. Contattare la
responsabile Maria Concetta Di Stefano (distefanomariaconcetta@gmail.com)
g) Il Centro di ricerca esperienza di teologia
laica: per chi desideri approfondire la
conoscenza del fenomeno religioso in tutte le sue manifestazioni storiche e
sperimentare nuove modalità di spiritualità laica. Contattare il promotore
Augusto Cavadi (a.cavadi@libero.it)
h) Il gruppo Sahaja Yoga : per chi voglia praticare una
versione essenzializzata dello yoga all’interno di un’aggregazione comunitaria
accogliente e cordiale. Contattare Valerio Droga (valerio.droga@gmail.com)
i) Il Movimento “Noi siamo Chiesa” (sezione
Sicilia): per chi voglia impegnarsi in una
radicale riforma della Chiesa cattolica che la liberi da incrostazioni
millenarie restituendola alla forza dirompente delle origini evangeliche.
Contattare Salvo Menna (salvomenna@gmail.com)
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
PS: Chi desideri essere aggiornato sulle attività programmate presso la “Casa dell’equità e della bellezza” può fare richiesta di ricevere il calendario settimanale a Salvatore Menna (salvomenna@gmail.com)
PS 2: Puoi girare
questo messaggio a chiunque ritieni possa riuscire gradito
* Per l'edizione illustrata clicca qui:
https://www.zerozeronews.it/ipotesi-per-il-2024-perche-non-uscire-dallisolamento/
2 commenti:
Grazieeee per il manifesto, una proposta di impegno per una serena vita, e Buon Natale a tutte e a tutti.
Miii che panorama di possibilità, ma così metti in difficoltá chi cerca alibi per la propria pigrizia. Approfittando dell’ospitalità mi permetto di ricordare che per coloro che vorrebbero riflettere e confrontarsi, oltre che sulla propria pigrizia, su fondamenti e significafi della realtà ci sarebbero anche le nostre “ cenette filosofoche per non filosofi” che teniamo a settimane alterne con collegamenti da remoto. Chi è interessato puó contattare Augusto Cavadi o me (spalla.pietro@gmail.com)
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