"Viottoli"
anno XXVI - 2023 - 1
Nel suo Amori biblici
censurati. Sessualità, genere e traduzioni erronee (Il pozzo di Giacobbe,
Trapani 2023, pp. 302, euro 28,00) K. Renato Lings si propone di evidenziare il
“legame tra le attuali versioni della Bibbia da un lato e gli atteggiamenti
negativi verso l’omoaffettività dall’altro” (p. 11). Non si tratta dunque di
un’opera filologica ed esegetica soltanto, ma anche teologico-morale e direi
politica: infatti la Bibbia, “grande codice” (N. Frye) della cultura occidentale,
almeno sino ai nostri giorni, ha influenzato – nel bene e nel male – i giudizi
e i comportamenti di tante popolazioni, indipendentemente dalle opzioni di fede
individuali.
Alla radice di tante
incomprensioni un dato di fatto storicamente incontrovertibile: i teologi
cristiani, sino alla Riforma protestante e in molti casi anche oltre, hanno
letto (e talora tradotto) la Bibbia senza conoscere la lingua del Primo dei due
Testamenti, l’ebraico. E’ stata ritenuta sufficiente la padronanza del greco
(la lingua della Bibbia dei Settanta in epoca ellenistica) e del latino
(la lingua della Vulgata).
Un caso esemplare è costituito dai
capitoli 14,18 e 19 del libro della Genesi: la (falsa) interpretazione medievale, secondo
cui le città di Sodoma e Gomorra sarebbero state “distrutte a causa
dell’eccessiva propensione degli abitanti alle relazioni sessuali tra uomini e
uomini” , ha comportato “conseguenze fatali per decine di migliaia di persone
con relazioni omoaffettive” (p. 63). Come spiega Lings, nel Testamento ebraico
“più e più volte i profeti usano il nome di Sodoma come metafora
dell’arroganza, dell’abuso (di potere) e dell’oppressione dei deboli, in
particolare delle vedove, degli orfani e degli stranieri” (pp. 98 – 99).
Un’intera sezione del volume (la
terza) esamina, puntualmente, le forzature sessuofobiche – anzi, per la
precisione, spesso omofobiche – delle traduzioni tradizionali (in lingua
inglese, ma non solo) di passi cruciali quali:
·
Levitico 18,22 (“una frase ebraica
ermetica e imbarazzante”, con almeno 17 interpretazioni, nella traduzione viene semplificata per
renderla “perfettamente appetibile al pubblico moderno” ) (p. 119);
·
Giudici 19-20 (due capitoli vengono che,
impropriamente, letti come “immagine speculare” di Genesi 18 -19) (p. 122)
·
Prima Corinzi, 6, 9 – 10 (termini
insoliti vengono sbrigativamente tradotti con vocaboli – quale “omosessuali” –
coniati solo nel XIX secolo) (p. 146)
·
Romani 1, 26 – 27 (le frasi greche
vengono “riferite a relazioni omosessuali anche quando descrivono semplicemente
comportamenti non convenzionali”) (p. 163)
Una quarta sezione del libro è
dedicata a degli “amori biblici” che, secondo l’autore, sono stati “censurati”
dalle tradizioni ecclesiastiche: tra Naomi e la nuora Rut, tra Davide e l’amico
Gionata, il centurione romano e il suo ragazzo, Gesù e il discepolo prediletto...E’
senz’altro la parte più problematica dell’opera, ma mi pare che l’autore abbia
individuato la traiettoria più felice fra due possibili estremismi: da una
parte negare che questi personaggi siano stati rappresentati come legati da
vincoli affettivi particolari (non riducibili alle ‘normali’ relazioni di
parentela o di amicizia), dall’altra applicare a tali vincoli straordinari le
categorie odierne di “omosessualità” (e simili). Ciò che si può affermare con
certezza è che la Bibbia conosce varie declinazioni dell’amore e che solo il
bigottismo moderno ha tentato (e tenta) di separare nettamente le versioni
‘legittime’ dalle ‘illegali’ e ‘peccaminose’.
In una quinta, e ultima, sezione
del libro si esaminano tre tematiche:
·
il profilo, mutevole a seconda dei luoghi e dei
tempi, degli “eunuchi” che – lungo la traiettoria biblica – passano da
minoranza marginale malvista a soggetti
pienamente integrati nel movimento cristiano
·
il rapporto maschio-femmina in Genesi (dove
la donna è l’altro “lato” dell’uomo, non un derivato dalla sua “costola”);
·
il peccato d’origine che non è certo “sessuale”
in quanto consiste nella idolatria.
Non mi pare ci
sia necessità di aggiungere, dopo questa schematica sintesi, il consiglio di
acquistare e di leggere con attenzione questo volume sommessamente
rivoluzionario.
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
4 commenti:
Salve, il cognome non sarebbe Lings e non Liggs o sbaglio? Grazie per il prezioso suggerimento di lettura e per l'ottima recensione.
Gentile Domenico, ha ragione. Come è scritto nel corpo della recensione, l'autore si chiama Lings. Corro a correggere. Grazie !
Mi scuso con un "Anonimo" che aveva postato un commento (critico) a questa recensione. Poiché compariva 2 volte, ho cercato di cancellare la duplicazione, ma il sistema ha cancellato tout court il commento. Me ne dispiace perché, come si può constatare leggendo i vari commenti ai vari post, non ho MAI censurato una critica (tranne quando era offensiva volgarmente ai danni di altri, non di me). Prego l'anonimo commentatore, se mi legge, di ripostare la sua considerazione alla quale risponderò come al solito.
Per sbaglio avevo ripetuto il commento, che riporto di seguito: Una piccola curiosità: anche il seguente versetto del Levitico è stato tradotto in maniera scorretta? "Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro"(Levitico 20,13).
A presto, Elio (l'anonimo ero io)
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