LA MELONI LASCIA IL COMPAGNO. SPERO ANCHE IL MASCHILISMO
SESSISTA.
In quanto maschio, provo vergogna per i comportamenti sessisti
e fedifraghi di altri maschi (come il marito di Alessandra Mussolini o il
compagno di Giorgia Meloni). Questa vergogna non mi impedisce, però, di
considerare quanta doppiezza morale ci possa essere in personaggi pubblici
(come la Mussolini e la Meloni) che sbandierano ai quattro venti un certo
modello di famiglia, ne fanno un acchiappa-voti della gente più ingenua e
disinformata, ma nel privato si accompagnano con partner non certo in linea con
quel modello. Anzi - il che è più grave - in Parlamento votano a favore della
tesi di un Berlusconi secondo cui la ragazza marocchina dei suoi festini era la
nipote del presidente egiziano Mubarak. Insomma: in democrazia ognuno ha le sue
idee sulla morale in genere e sulla morale sessuale in particolare. Ma adottarne
una (a scopi elettoralistici) e praticarne un'altra opposta (per i propri
comodi) è ipocrisia inaccettabile. (Ovviamente ciò vale non solo per donne
pubbliche, ma anche per uomini pubblici come Casini o Salvini: ma la lista dei
maschi ipocriti in questo ambito sarebbe molto più lunga...).
Come ho avuto modo di precisare ad alcune interlocutrici su
FB, so per esperienza personale che tutti facciamo errori nella vita,
soprattutto nel campo delle relazioni sentimentali. Non è certo questo che mi
scandalizza in Giorgia Meloni, anzi – per quanto le è capitato – solidarizzo da
maschio etico con lei e ne condivido la decisione di sano orgoglio. (Magari
tutte le donne avessero questa decisione nel troncare rapporti tossici!).
Ma sarei insincero se non aggiungessi che la stessa Meloni è
stata per molti anni con un uomo (con cui ha procreato anche una figlia)
difendendone il diritto di esprimere pubblicamente idee maschiliste, sessiste,
violente (ricordiamo la storiella delle giovanette che, se non si ubriacano, il
lupo non l’incontrano mai? E le giornaliste Mediaset erano tutte ubriache
quando egli le ha disturbate, allettate, tentate di sedurre in cambio di
lavoro?).
La Meloni ha condiviso la vita con un maschio che non ha espresso la sua visione della donna e
della dimensione sessuale solo all’ombra di telecamere, ma chi sa quante volte
nei discorsi in famiglia e tra amici. E lei non solo non ha protestato prima di
essere ferita direttamente e personalmente, ma lo ha anche raccomandato per
avere visibilità alla TV. No, questi non sono comportamenti privati
insindacabili se in pubblico chiedi voti per difendere “il modello della
famiglia cattolica” (che, intanto, eviti di seguire restando nubile). Puoi
chiedere voti per mille ragioni, ma non per combattere legislativamente le
persone omosessuali che chiedono il riconoscimento civile della loro unione, le
femministe che chiedono la parità dei diritti con gli uomini, i pacifisti che
contestano il militarismo bellicista…No, è questa ipocrisia – questa doppia morale
– che ritengo inaccettabile e che spero – in un domani non troppo lontano –
possa suscitare la risposta più logica da parte degli elettori (di Destra, di
Sinistra e di Centro).
Augusto
Cavadi
3 commenti:
Ottimo intervento.
Elio
Lucido, chiaro, etico. Grazie per questo commento che mi aiuta a capire e a ricordare.
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