IN TUTTA ITALIA IL MESE DELLA CONSULENZA FILOSOFICA
La vita è complicata (perfino in aree del pianeta per molti versi privilegiate come la nostra). Quattro occhi l’osservano meglio di due. Ecco perché è del tutto comprensibile il desiderio di confrontarsi con qualcun altro di fronte ai bivi dell’esistenza: accetto un’insperata offerta di lavoro meno gratificante, ma più remunerativo, del mio attuale? Ricorro a una fecondazione eterologa anche se non vivo in coppia stabile? Accondiscendo alla richiesta di un genitore anziano e malato che invoca l’eutanasia o faccio di tutto per dissuaderlo?
Chi appartiene a un’organizzazione religiosa in casi simili bussa alle porte di un prete o di un rabbino o di un imam. Chi è più “laico” – o comunque preferisce affidarsi a professionisti qualificati – bussa alla porta di uno studio di psicoterapia. Qualche altro, più fortunato, ha un amico saggio e fidato cui chiedere consiglio.
In tutti questi casi c’è la probabilità – che è un po’ rischio e un po’ speranza – di aspettarsi un sostegno, un conforto, un’indicazione illuminante: un aiuto, insomma, dall’esterno che riduca, o azzeri, la nostra fatica di riflettere e di decidere. Alcuni pastori d’anime, alcuni psicoterapeuti, alcuni amici assecondano le nostre aspettative di questo genere; altri, anche a rischio di deludere, si limitano a giocare a pingpong, restituendoci la pallina per non renderci inattivi, passivi.
Chi non ha timore di questo rimando – e vuol essere sicuro di non incontrare né padri né maestri né terapeuti né somministratori di consigli – può rivolgersi, direttamente, a un filosofo. Più precisamente a uno di quei filosofi che coltivano la propensione e l’attitudine a dialogare con interlocutori desiderosi di essere aiutati a pensare, e a decidere, con la propria testa. Filosofi di questo genere, da Socrate a oggi, ne sono sempre esistiti, ma solo da una quarantina di anni si sono organizzati professionalmente per darsi una propria visibilità pubblica. In Germania, e poi nelle diverse nazioni del mondo in cui sono nate tali organizzazioni, essi hanno scelto di denominare in varie maniere questa professione così antica e così nuova: Philosophische Praxis, Philosophy Practice, Philosophical counseling, Filosofia in pratica... In Italia ha finito col prevalere una denominazione – “Consulenza filosofica” – non priva di pericoli dal momento che rischia di essere identificata con una delle tante declinazioni del Counseling (psicologico, pedagogico, giuridico etc.).
Cos’è in concreto la CF ? Come si svolge un colloquio fra il filosofo consulente e il suo consultante (che ovviamente può benissimo essere del tutto asciutto in storia della filosofia)? La maggiore associazione professionale italiana (“Phronesis”) offre, proprio in questo mese di maggio 2023, la possibilità di chiedere un appuntamento a titolo sperimentale (e a onorario ridotto) a uno dei suoi soci distribuiti nelle varie regioni del Paese: basta cercare nell’elenco on line al link https://www.phronesis-cf.com/maggio-2023-mese-della-consulenza-filosofica/
Augusto Cavadi
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