domenica 7 novembre 2021

GLI SVIZZERI IN SICILIA: IERI E OGGI


 (Foto di Giro Randazzo)

“Il Gattopardo”

Ottobre 2021

 

GLI SVIZZERI IN SICILIA

 

La memoria della mia generazione è costellata da immagini di concittadini che, valigia alla mano, emigrano. Per esempio verso la mitica Svizzera. Quasi sempre con una scorta di dolci siciliani da offrire ai parenti che li aspettano e li adotteranno per i primi mesi. Ma, già dall’Ottocento, il flusso non è stato unidirezionale. Intere famiglie svizzere si sono trasferite in Sicilia in cerca di fortuna e  non di rado – sommo ardimento ! – per trapiantarvi le ricette della pasticceria svizzera. Celebri i casi dei Caflisch, trasferitisi a Palermo, e del Caviezel, che optarono per Catania: entrambi provenienti dal Cantone dei Grigioni. Tra le tradizioni culinarie degli ‘immigrati’ e degli ‘indigeni’ nessun conflitto, anzi una fecondazione reciproca che ha dato origine alle specialità (ormai note anche fuori dalla Sicilia) della pasticceria “svizzera siciliana”. 

La ricerca gastronomica non è stato l’unico campo in cui si è realizzata questa osmosi etnica: ne è testimonianza la “Scuola Svizzera” di Catania. In questa città della costa jonica – dal cui porto partono molti prodotti agricoli e minerari siciliani – nel XIX secolo si sono stabiliti diversi cittadini svizzeri, attirati dalle attività legate alle esportazioni. E’ proprio su loro iniziativa che nel 1881 nasceva il primo Club svizzero e, un ventennio dopo, l’Associazione per la Scuola Svizzera: un’istituzione tuttora attiva, anche se frequentata per la maggioranza da alunni di origine italiana, desiderosi di una formazione a più ampio raggio culturale (grazie, per esempio, alle lezioni di lingua tedesca). 

 

Augusto Cavadi

www.augustocavadi.com

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