LA QUESTIONE MERIDIONALE VISTA DALL’ALTRO LATO *
* Martedì 14 settembre 2021, alle ore 18, prenderò spunto da questi appunti per una conversazione pubblica a Cianciana (Agrigento) nell'ambito del "Sicani creative festival" .
Nell’immaginario collettivo di noi meridionali il Settentrione d’Italia è il luogo dove ci si trasferisce in cerca di ciò che si stenta a trovare a casa propria: un lavoro remunerato dignitosamente. Almeno sino al passaggio dalla fase industriale alle fase telematica, post-industriale, è stato realmente così. Infatti Lombardia e Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna hanno fruito di una rete sviluppata di trasporti (non solo viaria e ferroviaria, ma anche fluviale) e di una vicinanza – talora una vera e propria continuità – con Stati europei più avanzati economicamente. Soprattutto le popolazioni settentrionali hanno mostrato – mediamente - maggiore spirito imprenditoriale e maggiore libertà di concorrenza (grazie a minori interferenze mafiose che falsano la libertà di mercato).
Eppure…Eppure, se molti emigrati ritornano e non pochi cittadini settentrionali decidono di trasferirsi al Sud una volta raggiunta la condizione di pensionati, vuol dire che sono attratti da qualcosa che manca – o difetta – al di sopra del parallelo di Roma. In una parola, si potrebbe sintetizzare questo ‘qualcosa’ come qualità della vita potenzialmente migliore. In realtà in Puglia e in Campania, in Calabria e in Sicilia, nonostante tanti inconvenienti, la gente non solo gode di un clima più confortevole e di un insieme notevole di bellezze naturali e artistiche sovrabbondanti, ma vive con ritmi meno stressanti e stabilisce relazioni umane più spontanee.
Alcune forze politiche, spalleggiate da intellettuali privi di scrupolo, vorrebbero alimentare la contrapposizione dualistica fra questo Settentrione e questo Meridione.
Per completare la lettura del post, basta un click qui:
https://www.zerozeronews.it/litalia-e-il-capovolgimento-della-questione-meridionale/
1 commento:
Caro Augusto, grazie tante per le tue riflessioni filosofiche sempre assai interessanti come questa
Luisa Chiesa
Posta un commento