Ognuno di noi ha avuto nella vita delle persone che lo hanno accompagnato, in maniera speciale, nei passaggi cruciali dell'esistenza. Hans Kung è stato l'angelo che mi ha accompagnato dall'ortodossia cattolica verso un'apertura di orizzonti ecumenica, mondiale, planetaria. Senza i suoi grandi libri, i miei piccoli libri sarebbero stati ancora più piccoli. Ciò è palese, in maniera esplicita, soprattutto per il mio In verità ci disse altro. Oltre i fondamentalismi cristiani (Falzea).
E' stata per me una gioia consegnargli nel 1993 copia dei miei due volumi Il vangelo e la lupara (Dehoniane) in occasione di una sua conferenza a Cefalù.
Più recentemente, in segno di gratitudine per la sua opera, ho lavorato, con il suo consenso, alla riedizione della monografia che Kung ha dedicato da giovane a Thomas More (qui la mia Prefazione: https://www.augustocavadi.com/2015/02/thomas-more-un-uomo-che-merita-desser.html ): davvero un grande uomo, tratteggiando il profilo di un altro grande, ha involontariamente confezionato un autoritratto.
La mia generazione lo seguirà presto nell'ultimo viaggio verso il Mistero che ci precede, ci circonda, ci attende: che egli non sia dimenticato troppo presto dalle nuove generazioni se vorranno evitare il duplice scoglio di una fede dogmatica, tradizionalistica, da una parte, e di un appiattimento alla società senza principi etici e senza orizzonti utopici, dall'altra.
2 commenti:
Caro Augusto,
sono addolorato come lo sono stato quando è morto il cardinale Martini. Tutti e due li ho conosciuti grazie a te. Ho letto pochissimo dei loro scritti in seguito, quel tanto per capire quanto il Magistero della Chiesa abbia perso non affidandosi al loro pensiero.
Armando
Per me kung è stato importantissimo,mi addolora che sia morto,ricordiamolo sempre
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