martedì 16 giugno 2020

L'ASSESSORE FILO-NAZISTA E L'ARTE DI CAMBIARE WELTANSCHAUUNG


“Repubblica-Palermo”

                                                   14.6.2020

 

SE L’ASSESSORE SAMONA’ HA CAMBIATO LE VECCHIE IDEE, PERCHE’ NON RENDE NOTE LE NUOVE?

 

        A  quarant’anni si può avere una visione-del-mondo molto differente di quando si era ventenni? La domanda è emersa in questi giorni a proposito delle mutazioni che secondo il neo-assessore alla cultura della Regione siciliana, Alberto Samonà, sarebbero avvenute nella sua concezione della vita. Personalmente sono convinto che queste trasformazioni di prospettiva ‘filosofica’ siano non solo possibili, ma anche frequenti. Nella mia generazione è capitato molto spesso che a vent’anni (nel fatidico Sessantotto !) si avesse una certa interpretazione della storia e che a quaranta la si fosse abbandonata del tutto o modificata su aspetti rilevanti o addirittura capovolta. Alcuni casi, come Giuliano Ferrara o  Paolo Liguori, sono noti alle cronache. Aggiungerei che – a prescindere dal merito di queste ‘conversioni’ -  il fatto che si registrino è positivo: vi immaginate che noia sarebbe se una persona che da giovane è cattolica, marxista o fascista,  restasse necessariamente tale, senza ripensamenti, lungo l’intera esistenza? Chi muore da vecchio esattamente con le stesse convinzioni maturate da adolescente o è un genio che l’ha azzeccata subito o è un cretino. E la seconda ipotesi è statisticamente più probabile. 

    Per queste ragioni mi viene facile capire l’insofferenza del neo-assessore leghista in reazione alla campagna mediatica che lo inchioda ad alcune composizioni letterarie di due decenni fa in cui esaltava la fedeltà ad Hitler e al nazismo dei “monaci dell’onore”. Molti di noi proverebbero un fastidio simile se qualcuno ci attribuisse come attuali delle affermazioni scritte in altre fasi della nostra vicenda umana e intellettuale. Ma c’è un modo per evitare questo (o, per lo meno, per limitare questa operazione di ripescaggio a scopi polemici di tesi vecchie in cui non ci riconosciamo più): ed è esternare le nostre nuove, effettive, convinzioni. Quando, negli anni dei miei studi universitari,  un docente, Armando Plebe, decise di passare dalla militanza nel Partico comunista al Movimento sociale italiano (che per premiarlo lo fece eleggere senatore) ne rese di pubblico dominio le ragioni: così l’autore di Che cosa ha veramente detto  Marx diede alle stampe l’altrettanto fortunato Quel che non ha capito Carlo Marx.

  Proprio questo il dottor Samonà non ha fatto né negli ultimi anni né negli ultimi mesi né negli ultimi giorni. Ha davvero abbandonato la visione antropologica, etica e politica del nazifascismo? Liberissimo di farlo (e, dal mio punto di vista, anche apprezzabilissimo). Ma a chi, quando, dove l’ha comunicato? In quali articoli, saggi, libri ha spiegato i ragionamenti che lo hanno indotto a rinnegare le posizioni giovanili e ad abbracciare delle idee anche conservatrici, anche ‘moderate’, anche tradizionaliste, ma compatibili con la costituzione della Repubblica italiana? Forse questi documenti – cartacei o videoregistrati – esistono: se Samonà li renderà noti anche a quanti non siamo degli specialisti in samonalogia, e non abbiamo condotto approfondite ricerche d’archivio sulla sua opera omnia, saremo i primi a felicitarci con lui per la maturazione intellettuale e civile. In assenza di tale documentazione sarà inevitabile, per logica, oscillare fra due ipotesi. Se a vent’anni esalto l’esoterismo nazista, e sino ai quaranta non trovo il modo di autocriticarmi pubblicamente,  o sono rimasto davvero un fan di quel marciume o, pur avendo cambiato idee, preferisco per furbizia tattica che non lo si sappia in giro: potrebbe tornare utile rivendicarne la paternità nel caso che il nostalgico leader, duro e puro,  di una formazione partitica poco incline all’arte e alle lettere, fosse alla ricerca di un  intellettuale da proporre come assessore alla cultura. 

 

Augusto Cavadi

www. augustocavadi.com

2 commenti:

ontologie ha detto...

Ebbravo l'Augusto! Stai preparando anche tu il gran salto nella lega e il relativo posto al Senato eh?

Armando Caccamo ha detto...

Ci sono cambiamenti che coinvolgono mente e spirito e sono attraversati sovente da fasi dolorose e travagliate.... ce ne sono altri che sono dettati solo dal tornaconto del cambiamento. A chi cambia .... il compito, come tu dici, di spiegarne le ragioni.