L'agenzia di stampa "Adista" (Roma) mi ha offerto la possibilità di riprendere e integrare le mie precedenti considerazioni sulla vicenda di Silvia Romano. So benissimo che ci siano tante questioni 'aperte', ma resto convinto che - senza alcune premesse di ordine generale - ogni discussione rischia di cadere nella banalità o addirittura nell'ingiustizia.
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