Il 10 Luglio 2019, presso il palazzo Comitini di Palermo, è stata presentata la Quarta edizione degli “Itinerari di legalità. Percorsi di riflessione e consapevolezza sulle condotte antisociali”, organizzata dall’ Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna in collaborazione con l’ Associazione “Idea e Azione”. La Dirigente dell’Ufficio, Marina Altavilla, ha chiesto di ospitare il suo intervento su questo blog per far conoscere l’iniziativa a un pubblico un po’ più ampio. Acconsento volentieri ringraziandola anche della citazione (inaspettata).
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“In questi tre anni evidenzio la positività dell’esperienza che ha reso possibile all’ Ufficio di esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia di sperimentare una nuova modalità di interazione con i soggetti in carico, sottoposti a provvedimento dell’ Autorità Giudiziaria, sviluppando azioni che costruiscono percorsi di riflessione comune dove lo scambio e il confronto diventano strumenti di cambiamento e di crescita.
Quest’anno l’azione progettata è finalizzata ad accentuare gli aspetti positivi delle pregresse esperienze aggiungendo ulteriori elementi di novità quali piéce teatrali,riflessioni guidate, visite guidate,laboratori, cortometraggi. E’ intento dell’ Ufficio evitare di realizzare soltanto momenti poco sentiti, retorici, come ha ben evidenziato il noto filosofo palermitano Augusto Cavadi, a proposito delle continue proposte di educazione alla legalità rivolte ad allievi delle scuole elementari e medie o superiori, rilevando l’insofferenza degli alunni a ogni proposta del genere. Come egli sostiene, “i princìpi valoriali e comportamentali in una comunità devono essere ‘scoperti’ (o ‘concordati’ ) in un assetto di riconoscimento reciproco della dignità di esseri umani pensanti”. E quindi la metodologia da realizzare è quella della “reciprocità comunicativa”. Oggi il percorso progettuale si apre su un tema - “la Pace” - che a livello generale può sembrare un molto ampio, difficile da affrontare. La scelta odierna è di usare poco le parole e di fare parlare le immagini: in questo senso ci aiuterà la visione della mostra di Charley Fazio “La bellezza ritrovata” presso il palazzo Sant’Elia, proprio qui di fronte.
Chiuderei come spunto di riflessione una frase del monaco zen vietnamita Tich nath Hann, che ha vissuto la guerra nel Vietnam, dal libro intitolato La Pace è ogni passo. In esso egli chiarisce che la pace non è qualcosa di esterno che bisogna inseguire o conquistare: vivere in consapevolezza, rallentare i ritmi, godere di ogni attimo e di ogni respiro è sufficiente. Essere consapevoli dei rapporti con gli altri e della realtà del mondo intorno a noi con la sua bellezza, il suo inquinamento e le sue ingiustizie.
La pace è già presente in ogni passo e, “se camminiamo con questo spirito, ad ogni passo ci spunterà un fiore sotto i piedi e i fiori ci sorrideranno davvero augurandoci buon viaggio”.
La pace è già presente in ogni passo e, “se camminiamo con questo spirito, ad ogni passo ci spunterà un fiore sotto i piedi e i fiori ci sorrideranno davvero augurandoci buon viaggio”.
Faccio mio quindi l’augurio di buon viaggio a tutti voi.
Marina Altavilla
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