29-11-2018
“Un Dio simpatico. Sguardo teologico sul contemporaneo” di Cosimo Scordato
Il libro afferisce a Don Cosimo Scordato ed è un omaggio ai suoi settant’anni da parte di suoi amici ed estimatori, Augusto Cavadi e Maria D’Asaro. Il volume “Un Dio simpatico. Sguardo teologico sul contemporaneo” raccoglie alcune delle sue principali tematiche affrontate in alcuni scritti ed esternazioni in vari campi e settori, alcuni inediti o di difficile reperibilità.
Cosimo Scordato è un sacerdote speciale che conduce al contempo una duplice attività: insegna Teologia sacramentaria ed estetica teologica presso la Facoltà Teologia di Sicilia e nei suoi scritti, omelie e discorsi traspare pienamente questa sua cultura ampia ed insieme aperta, ma egli è anche rettore della chiesa S. Francesco Saverio e con l’omonimo Centro sociale è impegnato con passione e partecipazione in un progetto di risanamento nel quartiere Albergheria di Palermo.
Cosimo Scordato è un sacerdote speciale che conduce al contempo una duplice attività: insegna Teologia sacramentaria ed estetica teologica presso la Facoltà Teologia di Sicilia e nei suoi scritti, omelie e discorsi traspare pienamente questa sua cultura ampia ed insieme aperta, ma egli è anche rettore della chiesa S. Francesco Saverio e con l’omonimo Centro sociale è impegnato con passione e partecipazione in un progetto di risanamento nel quartiere Albergheria di Palermo.
Quest’opera che come riportato in copertina è stata messa insieme “a sua insaputa“ vuole essere un’antologia organica di quelli che sono da considerare i suoi brani migliori e significativi, una sorte di sintesi del suo pensiero. Si parla tra l’altro di Dio, dell’uomo, di Cristo, della Chiesa, del matrimonio, della malattia, della Mafia e dell’impegno sociale, dove opera in prima linea.
Ne è scaturita questa pubblicazione, che nel sottotitolo di copertina recita “Uno sguardo teologico sul contemporaneo”, che trasmette i tratti caratteristici del pensiero e dei sentimenti autentici di Cosimo Scordato, scevro da limitazioni dettate dal ruolo ricoperto di membro del corpo ecclesiastico. Emerge quello che è la sua trasparenza di pensiero nell’esercizio del suo impegno sociale, la sua genuinità, sincerità unita alla sua forza e la sua fragilità senza mascheramenti.
Lo si considera più che un Padre, appellativo che non gli si confà, un fratello, una persona che si trova a fianco e che condivide più ancora gli interrogativi che le risposte, la ricerca prima ancora delle soluzioni.
Ne è scaturita questa pubblicazione, che nel sottotitolo di copertina recita “Uno sguardo teologico sul contemporaneo”, che trasmette i tratti caratteristici del pensiero e dei sentimenti autentici di Cosimo Scordato, scevro da limitazioni dettate dal ruolo ricoperto di membro del corpo ecclesiastico. Emerge quello che è la sua trasparenza di pensiero nell’esercizio del suo impegno sociale, la sua genuinità, sincerità unita alla sua forza e la sua fragilità senza mascheramenti.
Lo si considera più che un Padre, appellativo che non gli si confà, un fratello, una persona che si trova a fianco e che condivide più ancora gli interrogativi che le risposte, la ricerca prima ancora delle soluzioni.
Il libro nei limiti descrittivi dello strumento letterario, con stile leggero e comprensibilissimo, vuole essere una testimonianza diretta, per lasciare una traccia indelebile del percorso umano, spirituale e sociale di quest’uomo. Esprime un’immagine diversa da quella stereotipata di quella del prete che è anch’egli un uomo con le sue angosce e preoccupazioni. Cosimo Scordatoè una persona ottimista che contagia e trasmette questo suo positivo stato d’animo a chiunque lo incontri, nello spirito appunto di un Dio Simpatico e amorevole che è vicino all’uomo, lontano anni luce dal Dio degli eserciti e vendicatore delle immagini testamentarie.
Attraverso il messaggio di misericordia e di accoglienza si lanciano ponti, si aprono finestre e non si alzano mura. Un Dio simpatico perché l’evangelo di Gesù per natura sua parla ed interpreta con fatti concreti il “pathos” di Dio con l’umanità. Un pathos vissuto simpaticamente che suscita approvazione per qualcosa che si constata come invero doveva e deve essere.
Attraverso il messaggio di misericordia e di accoglienza si lanciano ponti, si aprono finestre e non si alzano mura. Un Dio simpatico perché l’evangelo di Gesù per natura sua parla ed interpreta con fatti concreti il “pathos” di Dio con l’umanità. Un pathos vissuto simpaticamente che suscita approvazione per qualcosa che si constata come invero doveva e deve essere.
https://www.sololibri.net/Un-Dio-simpatico-Sguardo-teologico-sul-contemporaneo-Scordato.html
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