Giovedì 7 giugno, alle ore 19, all'interno di "Una marina di libri", Carolina Lo Nero presenterà e discuterà, insieme alle autrici, il libretto (per ragazzini dai 10 ai 14 anni) scritto da Melania Federico e Adriana Saieva (con le illustrazioni di Letizia Algeri) Tutti in campo. E tu, conosci Peppino Impastato? (Navarra editore).
Intanto su www.ilpuntoquotidiano.it è stata ospitata - a firma di Maria D'Asaro - la prima recensione del testo.
PEPPINO IMPASTATO SPIEGATO AI RAGAZZI
A chiusura delle commemorazioni per il quarantesimo anniversario dell’assassinio diPeppino Impastato, presentati il 31 maggio a Palermo, presso la libreria Feltrinelli, due libri a lui dedicati: Peppino Impastato, martire civiledi Augusto Cavadi (Di Girolamo editore, Trapani, 2018, € 9.90) e Tutti in campo. E tu conosci Peppino Impastato? (Navarra editore, Palermo, 2018, € 10).
Questo secondo libretto ha una particolarità: è dedicato ai ragazzini dai dieci ai quattordici anni, tra la quinta elementare e la terza media.
Le trentadue paginette della pubblicazione sono frutto della collaborazione di due docenti di scuola primaria: Adriana Saieva e Melania Federico, che presentano ai ragazzini la figura di Peppino evitando i tre errori comunicativi più frequenti commessi dagli educatori quando vogliono far conoscere ai ragazzi questioni complesse: la banalizzazione, una presentazione troppo semplicistica e annacquata della vicenda, o magari “buonista” e sdolcinata; oppure la noiosità nel modo di trattare l’argomento; o, addirittura, l’incomprensibilità della comunicazione a causa dell’utilizzazione di categorie e parole astruse e difficili.
Perché parlare ai ragazzi è come entrare in un paese straniero: bisogna avere l’umiltà di imparare un nuovo codice, un nuovo vocabolario; bisogna conoscere le loro abitudini, le loro paure, i loro pensieri, i loro desideri, i loro interessi. Che sono diversi dai nostri.
Le due insegnanti, in questo volumetto, sono state delle “traduttrici” eccellenti: la storia e la vita di Peppino - ucciso a trent’anni nel 1978 dai mafiosi del suo paese, Cinisi - sono state tradotte nell’universo fluido, in progress degli adolescenti in modo fedele ed efficace nei contenuti, con parole “buone”, chiare semplici, oneste.
Un altro pregio del libretto è l’incipit della storia, convincente e creativo: ci sono dei ragazzi – Daniele, Emanuele, Loris e persino una ragazzina, Cristina - che tirano quattro calci a un pallone in un quartiere di periferia di una città che potrebbe essere Palermo o un paese vicino. Ma un tiro un troppo forte e fuori bersaglio fa cadere giù l’insegna di una via: Lungomare Peppino Impastato … Da qui la vicenda si snoda in modo credibile e avvincente.
Il testo contiene anche da una breve biografia di Peppino, le parole toccanti della madre di Peppino, Felicetta, ed è infine impreziosito dalle illustrazioni di Letizia Algeri.
Maria D’Asaro, giornale on line Il Punto Quotidiano
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