COS’E’ UNA
PASSEGGIATA FILOSOFICA ?
L’esistenza di ciascuno di noi può anche essere letta
come una passeggiata, più o meno lunga e più o meno allegra, dalla culla alla
tomba. L’essere umano - è stato più volte notato- è un viator, un nomade, un migrante: solo quando dimentica questa sua
condizione di base, vuole fermarsi e mettere radici. Con qualche vantaggio e
molti svantaggi.
La pratica
filosofica che, da molti anni, mi piace denominare “passeggiata filosofica”
intenderebbe ricordarci che la vita può e deve conoscere soste, ma come tappe
di un cammino di esplorazione, di ricerca, di scoperta, di confronto.
Questa pratica, infatti, ci coinvolge – in estrema
semplicità – sin dalla nostra più elementare corporeità: ci si raduna in un
luogo; il filosofo suggerisce in pochi minuti un tema di riflessione; il gruppo
si avvia in silenzio per una decina di minuti verso la prima tappa dove, chi
vuole, esterna agli altri qualche pensiero maturato; si passa quindi a una
seconda tappa dove, nuovamente, chi vuole socializza ciò che gli è venuto in
mente durante la meditazione ambulante; infine si raggiunge una terza e
definitiva tappa dove avviene l’ultimo scambio di intuizioni.
E’ dunque una
pratica in cui esercitare vari atteggiamenti tipicamente filosofici: il silenzio (fisico e interiore); l’ascolto rispettoso dei pensieri altrui;
l’elaborazione di propri pensieri
originali; la sintonia corporea con
il passo degli altri, evitando le fughe in avanti come di isolarsi restando
troppo indietro.
La prossima passeggiata filosofica è prevista sabato
30 settembre 2017 a Lercara Friddi (Palermo) nell’ambito di “Madore filosofi
fest” ("Week-end di filosofia per non…filosofi”).
Appuntamento a Palazzo Sartorio alle ore 16,00.
Per altre informazioni scrivere a g.furnari55@gmail.com o telefonare al
328.5907127.
1 commento:
Mitico, l'Augusto peripatetico.
Ce ne vorrebbe uno per città, Milano e Roma comprese. Grande, mi manchi.
Ciao Guido
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