PERCHE’ UNA “CASA
DELL’EQUITA’ E DELLA BELLEZZA”?
Testo letto
e commentato da Augusto Cavadi per l’incontro mensile
“Domenica di
chi non ha chiesa” del 7 maggio 2017
Vorrei
approfittare di quest’occasione per confidarvi un sogno: mi piacerebbe che la “Casa
dell’equità e della bellezza” diventasse sempre meno la casa di Augusto e di
Adriana e sempre più la “nostra” Casa. Una Casa gestita con la massima
disponibilità a tessere sinergie con realtà simili (in primis con la “Fattoria sociale Martina e Sara ” di Segesta) e che,
addirittura, (se potesse servire al bene di Palermo) sopravvivesse sia a me sia
ad Adriana.
Affinché
questo desiderio-progetto si realizzi ci sono delle soluzioni tecniche, di tipo
legale, che sto cercando di affrontare in altra sede.
Ma
pre-condizione fondamentale di ogni ipotesi operativa è, ovviamente, la
costruzione di una coscienza comune,
di un sentire insieme: una coscienza,
un sentire, che non possono realizzarsi dall’oggi al domani ma vanno costruiti
con pazienza e senza forzature.
Affinché
questo senso di appartenenza alla Casa possa maturare – se non in tutti, almeno
in alcuni di noi – è necessario che, almeno ogni tanto, espliciti a me stesso e
a voi le motivazioni di partenza e le prospettive future.
In una sola
parola, potrei dire che la Casa è pensata come un luogo in cui realizzare le
linee essenziali della proposta di vita contenuta nel mio Mosaici di saggezze. Filosofia come nuova antichissima spiritualità.
In maniera
meno succinta potrei dire che la Casa è pensata come un luogo in cui si possano
coltivare le tre dimensioni che
ritengo essenziali, irrinunziabili, per coltivare - e far “fiorire” – la personalità di
ciascuno.
***
La prima
dimensione potremmo definirla contemplativa o meditativa. E’ una
dimensione che ognuno di noi può coltivare ordinariamente a casa propria, in
solitudine: regalarsi quindici-venti minuti di silenzio al giorno è il minimo
indispensabile per un’esistenza umana. Ma
sappiamo che, ogni tanto, può essere stimolante e formativo fruire di qualcosa
di bello e di vero in assetto comunitario. E’ in questa logica che ormai da
quasi quindici anni ci incontriamo una volta al mese per la “Domenica di chi
non ha chiesa”; che l’altro ieri abbiamo esplorato con l’aiuto di Giorgio
Lombardo alcuni momenti dell’opera di Michelangelo Buonarroti; che attiveremo a
partire da venerdì 19 maggio delle occasioni di ascolto musicale guidate da
Giorgio Gagliano. Sarebbe carino ‘istituzionalizzare’ anche degli appuntamenti
periodici di avvio alla fruizione di altre forme d’arte, come la pittura o il
cinema.
***
La dimensione
contemplativa o meditativa è sufficiente per orientarsi nel mondo?
Personalmente, come sapete, ritengo di no. Essa attiva, probabilmente, la parte
destra del nostro cervello: l’intuizione, la fantasia, la simbolizzazione. Concordo
con quanti, nella storia non solo occidentale, hanno ritenuto altrettanto
importante sviluppare la dimensione critica o razionale. Senza
conoscenza non c’è libertà di scelta: non possiamo supporre che la
visione-del-mondo, la religione, la politica, l’economia che dominano nel
nostro ambiente familiare e sociale siano le uniche vere, le uniche possibili. Ecco
perché in questa Casa - come facciamo da
circa quindici anni nello studio professionale di Pietro Spalla – cerchiamo di
aprire gli occhi su altri punti di vista: letterari, scientifici, psicologici,
sociologici, teologici…e soprattutto filosofici. Gli appuntamenti settimanali
del venerdì (ormai realizzati da mesi) vorrebbero consentire un’alfabetizzazione
elementare sulle grandi proposte sapienziali dell’umanità (dall’induismo sino
alla filosofia contemporanea). Lo faremo
in cicli ricorrenti di tre-quattro anni in modo che, in qualsiasi
momento ci si inserisca, si abbia in seguito la possibilità di recuperare le
tappe precedenti del percorso circolare. Allo stesso scopo sono indirizzate le
presentazioni di nuovi libri o le conferenze fuori programma quando abbiamo la
possibilità di ospitare a Palermo persone che hanno cose meditate e vissute da
raccontare.
***
E’ opinione
condivisa fra molti di noi – spero fra tutti – che un’esistenza segnata dalla
contemplazione e dalla ricerca intellettuale sarebbe, per quanto ricca,
incompleta. Siamo animali metafisici, ma anche politici. Qualsiasi ipotesi
facciamo per l’al-di-là sappiamo con certezza che il nostro compito - il nostro dovere, ma anche il nostro
privilegio – nell’al-di-qua sia lavorare per il continuo miglioramento della polis , della città. Indubbiamente coltivare
contemplazione e senso critico conferisce al soggetto una serenità, un’armonia,
una pace profonda che costituiscono già in se stesse un dono sociale.
(Viceversa le nostre storie si sono troppo spesso incrociate con personaggi
che, dedicandosi all’impegno politico senza aver fatto i conti con le proprie
esigenze interiori, hanno inquinato le loro imprese meritorie con vizi ed
errori di ogni specie). Ma coltivare l’equilibrio mentale e affettivo, per
quanto necessario, non è sufficiente. Ecco perché in questa Casa vorrei - spero vorremmo – coltivare anche una terza
dimensione: la dimensione politica o
pratica. Troppe le iniquità, le ingiustizie, le sofferenze, sulla faccia della
Terra per poterci rincantucciare nelle nostre nicchie privilegiate di borghesi
a cui è capitato di nascere negli anni e nei luoghi dove alcuni disastri
epocali ci sono stati (almeno sino ad oggi) risparmiati (alcuni disastri, ma
non tutti: a cominciare da un tessuto sociale infestato dalla mafia e dalla
corruzione). Ognuno cercherà le organizzazioni più confacenti per impegnarsi.
Alcune sono già ospitate, in quest’ottica, nella Casa: il “Gruppo noi uomini
contro la violenza sulle donne a Palermo”, il “Centro studi di medicina integrale”
nonchè la Scuola di formazione etico-politica “Giovanni Falcone” che contiamo di
rilanciare già nelle prossime settimane con l’aiuto decisivo di forze nuove e
fresche (come la mia collega Rosalba Leone)
Da una
vita povera di silenzio e di bellezza, povera di conoscenze e di riflessioni,
di attenzione alle sperequazioni sociali locali e planetarie, libera nos Domine!
Augusto
Cavadi
www.augustocavadi.com
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