Iniziativa "Il centunesimo passo"
Aria di primavera
21
Marzo 2017, è la prima volta che si celebra, ufficialmente
istituzionalizzata, in tutta l'Italia, la "Giornata nazionale della
memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie".
La
manifestazione, che vede coinvolti soprattutto migliaia di studenti in
tutte le località grandi e piccole della penisola, con cortei,
fiaccolate e momenti di riflessione commemorativa, ha interessato anche i
ragazzi dell'Istituto Tecnico Statale per il Turismo "L. Bottardi"
della Rustica.
Guidato
dalla Professoressa Carla Tribolati un folto gruppo di studenti, in
rappresentanza delle varie classi di quell'Istituto, ha voluto fornire
la propria sentita presenza all'evento dimostrando un'adesione
incondizionata al tema dolorosamente tragico delle vittime della mafia,
anzi di tutte le mafie, coperte e non, mimetizzate o palesi.
Nell'evento
locale, svoltosi nel piazzale antistante la "Casa delle Associazioni"
(quello che viene proposto come l'"angolo di discussione del posto" o lo
"speaker's corner" rusticano), sotto uno splendido cielo primaverile,
gli onori di casa li ha fatti il Comitato di Quartiere della Rustica con
i membri del suo Direttivo accogliendo i ragazzi e partecipando al loro
simpatico assembramento formatosi spontaneamente con l'aggiunta di
numerosi cittadini, intorno ai rappresentanti del Municipio V,
l'Assessore alle Politiche Culturali Maria Teresa Brunetti accompagnata
dal Consigliere Pietro Rossi, che hanno rivolto un affettuoso saluto
agli studenti, ma in particolare intorno al relatore ufficiale della
manifestazione, il Professor Augusto Cavadi, filosofo e scrittore
palermitano, impegnato nell'Associazione "Libera" ed autore, fra le
numerose altre pubblicazioni sulla mafia, del volume "101 storie di
mafia che non ti hanno mai raccontato" (Newton Compton).
Il
Professore, con la sua indubbia competenza, in quanto vissuto e tuttora
operante negli ambienti della sua Palermo infestata dai fenomeni di
mafia più vistosi, ha illustrato ad un'attentissima platea la genesi di
quei fenomeni, il loro svilupparsi nel tempo, ed i pericoli insiti nella
rassegnazione e nella resa di coloro che danno ormai inevitabili e
quasi fatali tali aspetti di una società, per loro, irrimediabilmente
malata ed incurabile.
Quindi,
per Cavadi, non abbassare mai la guardia, lottare per affermare sempre
ed ovunque il proprio diritto a camminare a testa alta con la dignità
che spetta ad ogni cittadino contro l'incultura del sopruso e della
sopraffazione.
Sono
state ricordate con l'occasione alcune vittime della mafia, citate nel
volume del Professore, vittime illustri e meno illustri, personaggi noti
e comuni cittadini.
Ad
alcune domande dei presenti il relatore ha fornito delle risposte
chiarificatrici ma, soprattutto, toccanti in quanto ci illustrano delle
realtà dolorose che i più non conoscono nei loro aspetti più
inquietanti.
Si
conclude l'incontro con i ragazzi sotto un caldo sole di inizio
primavera con l'appuntamento da qui ad un anno, nello stesso luogo, con
gli stessi intenti e lo stesso animo, e non solo con delle speranze da
coltivare, ma con cose che dovranno divenire, e certamente diverranno,
delle certezze.
MARIO GIULIANA
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