Il blog di Augusto Cavadi, filosofo-in-pratica di Palermo, con i suoi appuntamenti pubblici in Italia e i suoi articoli.
sabato 22 ottobre 2016
RICCARDO MANGONI E MARIA D'ASARO SULL' "ETICA" DI AUGUSTO CAVADI
Etica. Un calice prezioso sulla tavola della vita: lo abbiamo tutti in dotazione, ma affinché la nostra etica
possa elevarsi a coppa-premio, va riempito con distillati
d'introspezione ed elisir di coscienza della migliore qualità. Cosa ho
detto? Forse niente... «Ci sono parole talmente inflazionate da non
significare più niente di preciso. Etica è una di queste. Cosa intendiamo davvero quando la usiamo?»
Parafrasando il titolo del film di Woody Allen, tutto quello che avreste voluto sapere sull'etica (ma non avete mai osato chiedere) potete trovarlo nell'esauriente testo "Etica. Idee semplici per orientarsi" di Augusto Cavadi (Aracne, Roma 2016, euro 7). Se
anche lo leggeste "a cervello spento", ne otterreste un rinfrescante
beneficio; è incredibile l'efficacia di questo libricino nel mettere in
ordine quanto già abbiamo imparato, o intuito, sull'argomento. Una
convenienza capace di riattivare anche i neuroni più assopiti, per poi
adescarli in un irresistibile "inganno": giunti quasi all'ultima pagina,
ci accorgiamo infatti che l'etica era solo un pretesto, un chiavistello
per scardinare sovrastrutture e lasciar evadere di soppiatto la nostra
migliore condizione umana. QUI una recensione più approfondita, by Maria D'Asaro.
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1 commento:
Carissimo Augusto,
non ho avuto ancora "il piacere" di leggere il tuo libro sull'etica, ma devo dire che in base alle recensioni riportate, sono completamente d'accordo su come imposti e sviluppi il ragionamento su questo tema spesso considerato desueto, se non noioso. Vorrei aggiungere due considerazioni, che peraltro sono coerenti con il tuo discorso: la prima riguarda la parabola della liturgia di oggi, cioè quella del pubblicano e del fariseo, che mi sembra la critica più dura a chi intende l'etica in senso religioso. L'altra considerazione consiste invece, in un modo laico d'impostare l'etica, spogliandosi di ogni ruolo che presuppone potere, cioè di genitore, di insegnante, di politico ... per rapportarsi all'altro sul livello della comune umanità, che ci abbraccia tutti. Con amicizia
Mauro
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