di Alex Zanotelli
Il
Trattato di libero scambio transatlantico (TTIP) è stato uno dei temi
centrali affrontati all’incontro di Hanover (Germania) del 25 aprile tra
la Merkel, Obama, Hollande e Renzi. “Da un punto di vista europeo- ha
detto la Merkel- il TTIP è assolutamente utile per far crescere la
nostra economia. E’ un bene per quella tedesca e per tutta
l’Europa.Dobbiamo far presto.” E’ questo il pensiero non solo della
Merkel, ma anche di Obama e di Renzi , che vorrebbero che il Trattato
fosse firmato entro l’estate.
Il TTIP è
conosciuto come “il più grande trattato della storia”, perché se verrà
approvato, legherà gli USA e l’Unione Europea coinvolgendo circa 820
milioni di persone e abbracciando un’area che produce circa il 45% del
PIL mondiale. E costituirebbe la più grande area mondiale di libero
scambio. Le trattative per creare il TTIP sono partite in tutta segretezza nel
luglio 2013 a Washington e sono condotte da pochi esperti della
Commissione europea e del Ministero del Commercio USA : è un negoziato
stipulato senza la partecipazione dei cittadini .E’ un vero e
proprio golpe da parte dei poteri economico-finanziari che governano il
mondo. Infatti il Trattato indebolisce il “principio di precauzione”
vigente in Europa , in relazione ai nuovi prodotti, elimina le sanzioni
in caso di abusi relativi ai diritti sociali e ambientali e mira a una
progressiva privatizzazione di tutti i servizi pubblici. (Il TTIP,
infatti spiana la strada per l’altro trattato in arrivo, il TISA
–Accordo sul commercio dei servizi- ,che vuole privatizzare tutti i
servizi pubblici). Ancora più grave è il fatto che il TTIP introduca le
corti arbitrali private per le dispute investitori-stati (il cosidetto
ISDS): “ un meccanismo che –seppure nelle correzioni addotte come
compromesso al ribasso del gruppo socialista nel Parlamento
Europeo-subordina tuttora i diritti umani alla prevalenza delle imprese e
del mercato.( F. Martone).”
Il TTIP avrà inoltre
pesanti ricadute sul mondo del lavoro aggirando le norme dei diritti
dei lavoratori, svuotandone le normative per la loro protezione, ma
anche ridimensionando il diritto di contrattazione collettiva. Il
Trattato mina poi alla base il “principio di precauzione” aumentando i
rischi per la salute alimentare.
“Il TTIP –
afferma Susan George- è un assalto alla democrazia, alla classe
lavoratrice, all’ambiente. L’unica risposta possibile dinanzi a questo
attacco è alzarsi dal tavolo, chiudere le porte e lasciare la sedia
vuota.”
Infatti ci sono mobilitazioni contro il
TTIP in tutta Europa e negli USA: il 24 aprile ben novantamila persone
sono scese in piazza ad Hanover. Sono molti i sindaci e i governatori di
regioni che in Europa, come anche in Italia ,hanno aderito alla
campagna :”Fuori TTIP dalla mia città.”
Per questo invitiamo tutti a partecipare il 7 maggio alle h 15 alla manifestazione contro il TTIP a Roma, in piazza del Popolo.
Infatti
i fautori del TTIP non demordono: i negoziatori europei sono ora al
lavoro a New York per chiudere le trattative. Se dovessero fallire è già
stato programmato un altro incontro a Bruxelles l’11 luglio. Anche noi
non possiamo demordere, ma dobbiamo coinvolgere tutti i cittadini
sensibili perché capiscano che è in ballo la stessa democrazia.
Se siamo riusciti a sconfiggere il MAI (Accordo Multilaterale sugli
Investimenti), il WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) e la
direttiva europea Bolkenstein, possiamo anche sconfiggere questo
scellerato Trattato, il TTIP.
Insieme si può!
Alex Zanotelli
Napoli, 2 maggio 2016
FONTE: www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/appelli/indice_1462221782.htm |
2 commenti:
www.retescuole.net/senza-categoria/tutti-a-roma-contro-il-ttip
C’è una storia che comincia almeno dal lontano 1944 (accordi di Bretton Woods) e continua con il GATT e il WTO (Organizzazione del Commercio Mondiale) e che ora si conclude con uno sporco accordo fra potenti e poteri forti della terra (multinazionali): è il Trattato del Transatlantico (TTIP), con il quale noi europei saremo invasi da prodotti americani a danno di salute, ambiente e democrazia. E tutto questo proprio mentre si apre uno squarcio sui loschi affari della Banca tedesca con effetti sulla crisi italiana del 2011 e il conseguente “commissariamento” del nostro governo a tutto vantaggio della Troika e della Trilaterale. Protestiamo dunque contro i nostri rispettivi governi europei che ad Hannover (la città in cui il bibliotecario Leibniz aveva immaginato il Palazzo dei destini e il migliore dei mondi possibili) e dove un opaco G5 ha recentemente deciso, non solo sui destini dei migranti e delle “vite di scarto”, ma anche le sorti dei cittadini europei e americani, senza nemmeno consultare i rispettivi parlamenti. È il trionfo dell’ideologia unica imperante del neoliberismo selvaggio delle multinazionali, che saranno capaci di imporci OGM, prodotti cancerogeni, e quant’altro dietro il ricatto di arbitrati miliardari.
I comitati promotori dei referendum sociali aderiscono alla protesta del 7 maggio:
http://www.referendumsociali.info/sabato-no-ttip-a-roma-noi-ci-saremo/
Speriamo che aderiscano in massa anche le scuole e le università. L’emergenza democratica è planetaria, non solo italiana!
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