TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2296 del 23 marzo 2016
Telegrammi
quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca
per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della
nonviolenza (anno XVII)
Direttore
responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it , centropacevt@gmail.com
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: FERMARE LE STRAGI NELL'UNICO MODO POSSIBILE
Le
stragi che oggi hanno insanguinato Bruxelles ci colmano di orrore e di
terrore, di lacrime e lutto, di un muto sgomento e di un dolore
insostenibile.
Ma questo ennesimo abominevole crimine deve anche aprirci gli occhi, il cuore, la mente.
Ad esso occorre rispondere con la forza della verita', della ragione, dell'umanita'.
*
La
morte di massa che i criminali terroristi portano nel cuore dell'Europa
e' tragicamente la stessa morte di massa che da decenni le armate
legali dei governi occidentali e dei loro sanguinari complici e sicari
regionali, ed i prodotti letali dei mercanti di armi, spargono nel
vicino e nel medio oriente; e le organizzazioni terroristiche che ora
portano nelle nostre citta' europee un diluvio di sangue sono state
allevate dai nostri governi, dalle nostre guerre, dalle nostre armi, e
la politica del terrore globale dei poteri imperiali riproducono
specularmente sulla scala ad esse accessibile.
*
Come ci si poteva illudere che quelle guerre non avrebbero raggiunto anche le nostre case?
Come
ci si poteva illudere che i terroristi cola' finanziati, armati e
addestrati dalle potenze occidentali e dai loro complici regionali non
avrebbero prima o poi esteso il loro campo d'azione da quelle terre alle
nostre?
Come
ci si poteva illudere di essere in un'isola felice, in una campana di
vetro, in una torre d'avorio, in una fortezza inespugnabile, quando le
tecnologie hanno unificato il mondo e le armi di sterminio sono a
disposizione di tutte le mafie cosi' come dell'uomo piu' solo, piu'
stolto e piu' disperato? mentre milioni e milioni di esseri umani, gia'
oggi vittime delle guerre e della fame, del terrore e delle
devastazioni, delle dittature e della schiavitu', hanno perso ogni loro
bene e sono costretti a fuggire attraverso deserti e mari, attraverso
paesi e continenti, affrontando la morte - e sovente alla morte
soccombendo quando ormai la meta agognata sembrava vicina -, perche' i
governi dei paesi europei negano loro il primo di tutti i diritti: il
diritto a salvare la propria vita, rifiutando ad essi l'approdo in un
luogo in cui vivere in pace?
*
C'e' un solo modo per fermare le stragi: cessare di commetterle e di favoreggiarle.
C'e' un solo modo per sconfiggere il terrorismo: scegliere la nonviolenza.
Occorre una immediata politica di disarmo e di proibizione assoluta di produrre, commerciare e detenere armi.
Occorre
una immediata politica di smilitarizzazione dei conflitti e di
intervento umanitario non armato e nonviolento per salvare tutte le
vite.
Occorre
contrastare il militarismo, il razzismo e il maschilismo: che sono le
reali basi ideologiche e i modelli comportamentali del terrorismo
stragista e schiavista (che usa oggi strumentalmente la religione
esattamente come appena ieri usava altrettanto strumentalmente le
ideologie laiche otto e novecentesche - il patriottismo e il
nazionalismo, ma anche il socialismo e l'anarchia).
*
L'Italia
decida di contrastare le guerre e le stragi, con la drastica riduzione
delle spese militari e l'avvio della Difesa popolare nonviolenta e dei
Corpi civili di pace, con gli aiuti umanitari ovunque occorrano, con la
cessazione immediata della produzione armiera, con la denuncia e
l'impegno per lo scioglimento delle alleanze militari terroriste e
stragiste (come la Nato), e convochi l'Unione Europea a fare
altrettanto.
L'Italia
decida di lottare davvero contro il razzismo, accogliendo tutti i
profughi e garantendo loro un servizio di trasporto pubblico e gratuito
che consenta a tutte le persone l'ingresso in Italia in modo legale e
sicuro - e convochi l'Unione Europea a fare altrettanto.
L'Italia
decida di lottare davvero contro il maschilismo, innanzitutto
applicando pienamente la Convenzione di Istanbul e sostenendo i centri
antiviolenza delle donne, e convochi l'Unione Europea a fare
altrettanto.
*
Alla violenza occorre opporre la nonviolenza.
All'odio che uccide occorre opporre la solidarieta' che salva.
Alla barbarie che disumanizza occorre opporre la civilta' che affratella e assorella.
Al male occorre opporre il bene.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Vi e' una sola umanita'.
2 commenti:
Belle ed inattuabili parole. La produzione di armi c'è sempre stata e sempre sarà. Il giorno in cui sarà bandita sorgeranno le fabbriche clandestine, così come all'epoca del proibizionismo in America si producevano alcolici in posti nascosti. Il modo reale di sconfiggere il terrorismo è quello di estirpare la radice di questa pianta velenosa. E' comunque un mistero il fatto di non riuscire ad vere notizie in anteprima dai Servizi di intelligence. La Cia e tutti gli altri Servizi perchè non sono mai riusciti a scongiurare con largo anticipo le stragi ? Dobbiamo pensare che negli stessi Servizi ci siano degli infiltrati ? Quasi due secoli fa l'Europa si coalizzò per abbattere il pericolo Napoleone. L'esercito napoleonico certo combatteva a viso aperto ma un piccolo uomo era comunque riuscito a sconvolgere l'Europa. Lo stesso dicasi di Hitler. Tutti sconfitti dall'unione di una forza armata. I tempi sono cambiati e credo che nessuno si sognerebbe di provocare una nuova Hiroshima Ma...ci sono altri mezzi. Prevenire le stragi, risalire ai capi, scovare le cellule terroristiche sparse in tutta Europa e tutelare il territorio senza però impedire alla gente di uscire e divertirsi. Il piccolo Belgio aveva pensato di essere immune. Pensava forse che i terroristi non avrebbero fatto danni proprio lì dove loro stessi risiedono. La cellula belga ha fatto l'ultimo colpo...ora è in fuga....ma, verso dove ?
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