Domenica 3 aprile 2016, alle
ore 17, presso la sede del CeSMI
(Centro Studi di Medicina Integrata) in via Annibale 30 (zona Addaura),
seconda sessione della “Piccola scuola del pensare filosofico”per non-filosofi di
mestiere guidata da Augusto Cavadi.
Lo
scambio di riflessioni verterà sul tema:
un percorso possibile ?
E’
obbligatoria la prenotazione al numero 339. 6749999
oppure
gpravata@cesmipalermo.com
Quota di partecipazione:
euro 8,00.
E' necessario essere soci del Cesmi (quota annuale euro 30,00),
ma è possibile partecipare per una prima volta a un incontro
versando solo la quota di euro 8,00.
Si prega di arrivare dieci minuti prima dell'inizio della sessione (dunque alle 16, 50).
1 commento:
Proprio in questo periodo ho incontrato una persona vittima di atrocità inenarrabile. Nel mio dire (non a lui ma ad amico a conoscenza dei fatti) di vittime e del dolore dei loro cari, di vendetta che rende un po’ simile al carnefice, d’ipotesi e percorsi di perdono, di drammi che pietrificano e di quelli che stimolano, di resilienze e di depressioni paralizzanti, della consolazione della natura che indifferente al male continua gloriosa il suo procedere, il saggio amico mi ha ammonito:
«Facile filosofare quando le tragedie succedono agli altri».
Territori dove è, dunque, lecito dire se direttamente e personalmente coinvolti in medesimo grado: ti è morto il padre di tumore al pancreas? Puoi dire la tua all’amico che sta vivendo lo stesso dramma, ma esautorato da qualsiasi pensare, dire, fare, interpretare, riguardo la madre che ha avuto il figlio assassinato. Limite invalicabile ad eccezione della silente vicinanza. Eppure in questa sacralizzazione della vittima elevata a intangibile onnipotente sovrano separato, isolato, Abele autistico mai imputabile al pari degli incapaci di intendere e volere, c’è qualcosa che non va. Difficile trovare un modo di sano coinvolgimento se non quello mediato dalle generali e universali misure e norme dell'umano diritto costituite, istituite, e socialmente condivise.
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