A SENTIR LA MAESTRA SIAMO IN CRISI
“A
sentir la maestra siamo in crisi:
che
significa, babbo?”
“
Che ieri popoli ricchi non sfruttavano i poveri;
che
in ogni popolo ricco tutti eran ricchi in modo uguale;
che
non c’erano bimbi senza scuola,
malati
senza cure,
famiglie
senza tetto,
giovani
senza lavoro.
Da
ciascuno alla mensa comune secondo possibilità,
a
ciascuno dalla mensa comune secondo necessità”.
“
Era così ai tempi in cui eri
piccolino come me?”
“Ad
esser sincero, devo dirti di no.
E
neppure ai tempi dei nonni o dei bisnonni.
Ogni
generazione idealizza le precedenti,
si
culla nel ricordo di un passato che non è stato mai presente.
Ho
proiettato su ieri ciò che vorrei fosse il tuo domani,
ma
che sarà domani solo se lo vogliamo, insieme, oggi.
Crisi,
mia piccolina, è parola antica:
significa
– in origine – giudizio.
Ogni
giorno siamo tutti sotto il giudizio della storia:
chi
ruba e chi lavora, chi paga le tasse e chi le evade,
chi
è felice del necessario e chi rincorre, infelice, il superfluo.
Ogni
giorno, bimba mia, siamo in crisi.
E
anche noi, ogni giorno, dobbiamo esercitare giudizio:
discernere,
tra tanti arruffoni,
l’amico
con cui dividere la sorte,
il
socio di cui fidarci negli affari,
il
sindaco cui affidare la città.
Solo
quando ogni giorno sarà davvero crisi
ne
saremo davver fuori per sempre”.
Augusto
Cavadi
www.augustocavadi.com
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