“Centonove”
24.9.2015
PICCOLI UOMINI NON CRESCONO MAI
A giudicare dal titolo, il libro
di Annabella Di Vita ( Piccoli uomini non crescono mai ovvero adotta un uomo a distanza,
Avia, Palermo 2013, pp. 241, euro
12,00) sembrerebbe destinato alle donne. Invece è istruttivo, almeno
altrettanto, per i maschietti che vogliano conoscere meglio sé stessi.
D’altronde chi ama e/o odia gli uomini più del “secondo sesso”? E, come già
avvertiva Nietzsche, l’odio – come e ancor più che l’amore – acuisce la vista.
Ma, innanzitutto, a che genere letterario appartiene questo testo?
Difficile rispondere. E’ un manuale di istruzioni su come trattare i partner maschili; ma, poiché scorre su
un registro linguistico ironico, è anche (o forse più) un’esercitazione di
umorismo (sottile, gradevole, mai volgare). Solo qualche esemplificazione per
farsi un’idea di questo intreccio di tagli, di toni, di intenti.
Cominciamo dall’incipit: “Il masochismo delle donne è
come l’herpes, rimane silente per
anni e si manifesta violento quando un uomo le coinvolge. La nostra bravura nel
farci calpestare è pari a quella di un tapis
roulant. Noi, tutte, sappiamo perfettamente a cosa andiamo incontro, ma ci
attacchiamo a quell’uno per mille di possibilità che , questa volta, lui
s’innamori follemente di noi”.
Eppure, le donne non possono fare a meno dei maschi, “simpatici esserini”
qui solitamente denominati “anfibi” (distinti in “ranocchi-rospi” e
“ranocchi-girini”), a meno che esse non si rassegnino a “una vita piatta, senza adrenalina e senza i brividi ddel
brancolare totalmente nel buio”. Perché? L’autrice suggerisce alle lettrici cinque ragioni:
“ *
l’odore della pelle;
· che gli opposti si
attraggono;
· che vi fanno tenerezza così
soli a nuotare nella melma;
· che cercano di sfuggirvi se
cercate di prenderli;
· che il loro buffo saltare,
senza una meta concreta, vi mette allegria”.
Ma cosa può fare di tanto sbagliato una donna per far sgattaiolare via
il suo ranocchio del momento? L’elenco sarebbe interminabile. Il filo
conduttore è comunque unico: opprimere l’altro con la massa di sogni, desideri,
aspettative, illusioni che di solito una femminuccia impara a coltivare dai
primi vagiti. E dimenticare che gli esponenti del “sesso forte” (o quasi) sono “dotati di un timer come le docce a pagamento. Nel caso gli chiediate di
ascoltarvi, il loro timer suonerà al
quindicesimo minuto. Niente tempi supplementari”.
Se nel libro, come nota Giovanni
Nanfa nella Prefazione, si registra
“un pessimismo che non precipita mai nel sarcasmo perché stemperato dalla vena
umoristica” (sottolineata dalle vignette spesso divertenti disegnate da Vanni
Quadrio e dalle citazioni di autori classici come Oscar Wilde: “Solo chi non sa
dove sta andando può arrivare lontano”), non manca neppure “l’ottimismo che
nasce dallo sguardo benevolo verso noi piccoli
uomini senza i quali la vita delle donne sarebbe davvero noiosa” .
Un ottimismo, comunque, moderato. L’autrice, infatti, riporta delle
statistiche (“Per rilassarsi il 90% delle donne dichiara di leggere un buon
libro. Il 90% degli uomini preferisce fare sesso”) e pone una inquietante “domanda spontanea”: “con chi mai lo
faranno se tutte le donne stanno leggendo?”. Personalmente evinco due
conclusioni: che il 90% dei maschi è sessualmente frustrato; che evitano la
frustrazione solo i maschi che preferiscono leggere nel novanta per cento del tempo
e stanno con donne che, nelle medesime proporzioni, preferiscono fare sesso.
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
3 commenti:
Certo essere adottato, però a distanza, per noi piccoli uomini che fatichiamo a crescere è un buon compromesso tra il desiderio di essere accuditi e l'insostenibile pesantezza delle aspettative che il partner ha nei nostri confronti (mentre scrivo mi vergogno un poco: è segno che sto diventando grande?)
Certo essere adottato, però a distanza, per noi piccoli uomini che fatichiamo a crescere è un buon compromesso tra il desiderio di essere accuditi e l'insostenibile pesantezza delle aspettative che il partner ha nei nostri confronti (mentre scrivo mi vergogno un poco: è segno che sto diventando grande?)
Sìììì :)
Annabella Di Vita
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