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LO IATO TRA PASTORI E CHIESA-POPOLO RISPETTO ALLA MAFIA
"Siciliajournal" del 2.9.2015
Le vicende della cronaca scorrono veloci, è inevitabile che le pagine
dei quotidiani seppelliscano le ‘vecchie’ sotto il peso delle ‘nuove’.
Ciascuno di noi , però, in base alle proprie competenze e ai propri
interessi, fa bene a preoccuparsi di approfondirne qualcuna, prima che
naufraghi nell’oblio della memoria collettiva. Per esempio i solenni funerali romani del boss Vittorio Casamonica . Si tratta di un episodio folkloristico o, piuttosto, la spia di tematiche più nascoste, più durature e più preoccupanti?
Tra i messaggi più persuasivi che le organizzazioni mafiose lanciano per raccogliere consensi c’è l’ostentazione dell’impunità.
Da questo punto di vista i funerali di Roma sono stati un capolavoro di
promozione dell’immagine pubblica del defunto e dei suoi eredi
immediati. In una società ancora imperfettamente secolarizzata,
l’impunità terrestre – per quanto rilevante – non è esaustiva. Allora
con gli elicotteri e la carovana dei fuoristrada sbatto in
faccia la mia superiorità rispetto ai poteri civili, ma con la ritualità
religiosa tolgo ogni eventuale dubbio sulla mia impunità post mortem.
La volontà del padrino è legge incontrastata in cielo come in terra.
Gli uomini possono non capire, fermandosi alle apparenze; ma Dio – che penetra in profondità nei cuori – sa che il mafioso è più un santo che un reprobo.
Le gerarchie ecclesiastiche, da Giovanni Paolo II a Francesco I
, hanno ormai chiarito che la chiesa-istituzione non è disposta a farsi
strumentalizzare dai mafiosi. Ma anche in questo campo, come in
tantissimi altri, lo iato fra i pastori e la chiesa-popolo è vistoso.
Resterà incolmabile? Se l’istruzione teologica media dei cattolici
resterà ai livelli attuali, temo di sì: perché dovrebbero accettare gli
esiti operativi di percorsi intellettuali a cui restano estranei? Il mio
volume Il Dio dei mafiosi , dedicato alle inquietanti
connessioni fra la mentalità cattolica ‘tradizionale’ (pre-conciliare) e
la mentalità mafiosa, pur edito dalle Edizioni San Paolo di Milano, ha
trovato molta più attenzione in ambienti protestanti e “laici” che in
sedi cattoliche. Non sempre l’istruzione modifica in meglio i comportamenti, ma è sicuro che non sarà l’ignoranza a riuscirci.
AUGUSTO CAVADI
3 commenti:
Caro Augusto, il problema è il funerale in pompa magna
o lo strapotere mafioso nascosto eppure pervasivo e invincibile?
Ciao, Guido
Bisogna uscire SUBITO da quest'ottica fondata sull'ignoranza, permette esclusivamente - citando Machiavelli - ai <> di imprimere la propria mentalità contorta sul popolo. Mi viene in mente una frase stupenda che lessi presso la Feltrinelli <>!
Tra le virgolette basse, non leggibili erano le frasi: grandi e, infine, la cultura rende liberi
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