DOPO LE EGADI, PRIMA DELLE DOLOMITI
Nonostante l’invito a stendere un resoconto del
“Festival della filosofia d’a-Mare” - che si è svolto nelle isole Egadi dal 30 aprile al 3 maggio
– avverto una resistenza interiore
a redigerlo. E’ come se mi sentissi costretto a condannare questa esperienza
così intensa alla banalizzazione. Preferirei tacere per assaporare, in silenzio, la memoria di
queste giornate letteralmente indimenticabili.
Potrei scrivere che i tre ospiti (Chiara Zanella, Serge Latouche e Diego
Fusaro) sono stati ottimi stimolatori di pensiero, facilitando nei settanta
partecipanti ai seminari l’interiorizzazione di temi tipici della filosofia sin
dalle origini greche e pure tragicamente attuali (la critica alla crescita
infinita, la frugalità come via per la felicità, la cura di sé come aver cura
dell’altro, la responsabilità come pienezza della libertà autentica…). Potrei
aggiungere che le persone provenienti da ogni area geografica del Paese e da
ogni genere di occupazione lavorativa (tecnici di laboratorio, magistrati,
insegnanti di scuola elementare, medici, guide turistiche…) sono stati capaci
di condividere intuizioni e riflessioni di notevole spessore intellettuale e
soprattutto esistenziale. Potrei ancora decantare l’ospitalità sia nella
struttura alberghiera “Cala la luna” sia nel battello “L’intrepido” (con il
quale abbiamo perlustrato le coste e le grotte di Favignana, Marettimo e
Levanzo e nel quale abbiamo consumato un pasto apprezzatissimo). Eppure, queste
notazioni e altre ancora possibili, non renderebbero minimamente il clima
“spirituale” che si è creato fra tutti noi.
Qualcosa, alla lontana, la si può immaginare solo se si riesce a dare
all’aggettivo “spirituale” la sua pregnanza laica, integrale, concreta. La
nostra vita abituale è un po’ grigia e ogni utopia ci sembra tale
nell’accezione dispregiativa del vocabolo. Abbiamo bisogno di sperimentare,
almeno qualche volta nell’esistenza, che un altro modo di vivere è possibile.
Il “Festival della filosofia d’a-Mare” è stato un esperimento del genere. Ci ha
permesso di gustare, effettivamente, che cosa potrebbe essere una convivenza
senza fini di lucro, senza competitività, senza polemiche; uno stare insieme
per sostenersi, in perfetta gratuità, nella ricerca della verità, della
bellezza, della solidarietà, della giustizia sociale. Ci ha fatto sfiorare, sia
pur nel segno della parzialità e dell’impermanenza di tutte le vicende
storiche, cosa intenda Martha Nussbaum quando parla di “fioritura della vita
umana”. Non so se siamo stati “felici”, ma certamente abbiamo sperimentato uno
stato d’animo e una condizione oggettiva di relazionalità che alla felicità si
avvicina molto.
Ho già detto agli amici, antichi e nuovi,
presenti che i costi estremamente contenuti sono stati possibili grazie alla
generosa disponibilità dei tre ospiti che hanno accettato di lavorare per noi,
e con noi, senza nessuna remunerazione
economica: chi, come me, ha esperienze di eventi culturali sa bene che,
nella società della mercificazione, pochi sono disponibili a spostarsi senza
guadagnarci.
Ho anche annunziato - a chi
c’era e a chi avrebbe voluto esserci – che, come da trent’anni, anche quest’anno
sarà possibile trascorrere una settimana analoga di “Filosofia per
non-filosofi” ("non-filosofi" di mestiere, ma “filosofi” per passione) dal 21 al 27 agosto
2015. La località prescelta è Cavalese, in provincia di Trento. Per tutti i
dettagli tecnici si può consultare il sito www.vacanzefilosofiche.altervista.org
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
7 commenti:
Reportage intenso e intrigante che lascia in chi legge un po' di rimpianto per l'assenza ... Congratulazioni affettuose per te che hai saputo organizzare un momento filosofico/relazionale così valido. Alla prossima.
Il mondo ha bisogno di menti libere, cuori pensanti e spiriti illuminati... Sento ancora gli echi di una vacanza breve, intensa, inaspettatamente nuova. La vacanza che auguro di trascorrere a tutti coloro che desiderano arricchire il viaggio per puro svago e riposo con la crescita umana. Un grazie di cuore ad Augusto Cavadi per la bellissima opportunità che offre ai NON filosofi
Grazie, Augusto, per essere stato una guida preziosa in ogni istante di questa esperienza: gli incontri non avrebbero infatti raggiunto il loro obiettivo e noi tutti ci saremmo persi in chiacchiere vuote senza la tua traccia, sempre leggera e ironica…
Da non dimenticare, poi, la passeggiata meditativa sull’utopia verso il Monte Santa Caterina: esperienza mistica e comunitaria fra preziosi silenzi e spunti introspettivi, fra effluvi campestri e visioni marine…
I relatori di eccezione, infine: sempre pazienti e sinceramente incuriositi dai non filosofi.
Giuliana
Cuneo, 08.05.15
Seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino poi la strada la trovi da te porta all'isola che non c'è ...(Edoardo Bennato).
Si pensiamo di aver sperimentato la felicità, in quella terra di mezzo tra cielo e mare, cannoli e cassate, tra bella gente e parole autentiche.
Purtroppo la sveglia del lunedì mattina ci ha ridestati da questo breve ma intenso sogno catapultandoci nel paese del non pensiero. Peccato, ma anche i sogni insegnano la vita.
Grazie e arrivederci a tutte le persone che hanno reso possibile questo sogno. Franco e Marilena
Caro Augusto,
voglio ancora ringraziarti per le belle e ricche giornate passate a Favignana.
Ho visto quanta fatica ti costi quell' impegno di cui noi abbiamo fruito, per cui ancor più sono riconoscente e piena di gioiosa meraviglia, che spero permanga a lungo dentro di me.
olga - Cuneo
Siamo tutti grati all’instancabile Augusto per l’esperienza davvero bella che ci ha regalato.
Stiamo ancora metabolizzando spunti e sensazioni che ci hanno arricchito, peraltro in un contesto naturale splendido. Roba da rigenerare lo spirito!
Ti ringrazio ancora per le belle giornate trascorse a Favignana...non mi accadeva da lungo tempo di sentirmi in sintonia con l'ambiente, le persone e il pensiero. A presto, spero.
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