“Monitor” (Settimanale trapanese)
21.11.2014
LA GIORNATA MONDIALE DELLA FILOSOFIA SECONDO L’UNESCO
Giovedì 20 novembre -
come il terzo giovedì di novembre di ogni anno – si è celebrata la Giornata mondiale della filosofia
proclamata dall’Unesco. Nell’immaginario collettivo sarebbe la festa di quel
piccolo nucleo di sfaccendati che,
non avendo nulla di meglio da fare nella vita (o, avendolo, non sapendolo fare)
, si pongono domande sballate a cui è impossibile dare risposte sensate. Come
ho sentito una volta da qualche parte, i filosofi costruiscono castelli per
aria; i pazzi corrono ad abitarli e gli psicoterapeuti riscuotono l’affitto.
Chi non condivida questa visione
comico-catastrofica della filosofia suppone che a festeggiarla siano i
professori di filosofia che ancora non sono stati buttati fuori dagli istituti
secondari superiori e dalle università: professori la cui unica funzione
sembrerebbe di formare nuovi…professori di filosofia che, a loro volta, si
formeranno i propri successori in un circolo autoreferenziale del tutto
estraneo rispetto alla società e del tutto ignorato, a sua volta, dalla
società.
Tuttavia, per avere un quadro più
completo, bisogna sapere che da circa trent’anni si va diffondendo una diversa
interpretazione della filosofia e conseguentemente del ruolo del filosofo: la
filosofia come riflessione critica sull’esperienza
quotidiana e il filosofo come professionista
a servizio di quei non-filosofi di professione che desiderano confrontarsi
liberamente e razionalmente con un interlocutore sulle proprie problematiche
esistenziali o etiche o comunque di pertinenza filosofica.
Intesa così, la filosofia non è privilegio di pochi eletti (o di pochi
deietti), ma il diritto-dovere di ogni cittadino responsabile: dunque, almeno
potenzialmente e in linea di principio, di tutti gli uomini e le donne del
pianeta.
Trapani è una città non del tutto estranea rispetto a queste nuove
pratiche filosofiche. Innanzitutto perché è l’unica città siciliana a contare
due filosofi-consulenti ufficialmente riconosciuti dall’associazione nazionale
“Phronesis”: anzi, per la precisione, due filosofe (Norma Romano e Anna
Giliberti) che hanno attivato diverse iniziative (tra cui soprattutto i
“dialoghi filosofici”) nell’ambito della filosofia-in-pratica. Una di loro,
Norma Romano, è riuscita addirittura a far arrivare a Trapani per una conferenza pubblica (in
occasione della Giornata mondiale della filosofia di alcuni anni fa) Gerd
Achenbach, il celebre iniziatore della Philosophische
Praxis (che in italiano si è tradotto, abbastanza approssimativamente, come
Consulenza filosofica). E sempre a
Trapani, come è ormai noto ai venticinque lettori di questa rubrica, mi è stato
affidato il compito di gestire degli “aperitivi filosofici” mensili in un noto
locale del centro storico. In provincia si sono già realizzati, su iniziativa
dell’associazione culturale “La Calendula” (diretta da Ambrogio Caltagirone),
degli eventi di “filosofia per tutti”, quali nel maggio di quest’anno la
riuscitissima “Aegusa Philosophiana. Una filosofia d’a-mare”. Altri eventi sono
già in programma per i prossimi mesi.
Insomma, chi vuole delle
occasioni per pensare con la propria testa - e non in solitudine solipsistica, ma in contesti
colloquiali e conviviali – anche a Trapani non ha che da scegliere: potrà
scoprire che, nelle fasi buie della vita personale e collettiva, la filosofia
può diventare una risorsa di resistenza interiore e politica.
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
1 commento:
Filosofare necesse est
Posta un commento