“Monitor” 24.10.2014
CHI COMANDA IL MONDO ?
Forse
qualcuno di voi l’ha già avuto sott’occhi curiosando su Facebook. Mi riferisco a un post
di Ambrogio Caltagirone che, in particolare, l’ha voluto indirizzare al mio
profilo perché lo riprendessi su questa pagina settimanale di “Monitor”: “n lo so e non mi interessa saperlo; io comando il mio
mondo e vi invito a fare altrettanto>>. Questo potrebbe essere uno spunto
di riflessione filosofica per la tua rubrica di filosofia-in-pratica?”
La domanda dei due Testimoni di Geova – giratami
da Ambrogio – è una delle più antiche e ricorrenti della storia del pensiero
occidentale (non conosco abbastanza la tradizionale orientale, ma non mi
stupirei che fosse in qualche modo presente anche in essa). Naturalmente condivido la risposta di
Ambrogio solo nella prima metà
(“Non lo so”), non anche nella seconda (“…e non mi interessa saperlo”).
A me, in quanto uomo che pensa e cerca saggezza - insomma, in quanto filosofo – non può non interessare chi
gestisce la storia del mondo e, dunque, chi gestisce anche la mia vita. La
domanda mi intriga, dunque, eccome! Ben altra cosa è se sono in grado di
rispondervi (o se ritengo che qualcun altro al mondo lo sia).
Se non vedo male, le risposte proposte si
disttribuiscono fondamentalmente a due livelli. Il primo è quello empirico, dei
fatti constatabili, delle ipotesi verificabili sperimentalmente: il piano delle
analisi storiche e sociologiche. Qui filosofi (e teologi) abbiamo solo da
imparare da chi è esperto in scienze umane. E magari impariamo che le nostre
esistenze sono condizionate da vari poteri politici, culturali ma anche – e
soprattutto – finanziari: molti dei quali sono incarnati in personaggi quasi
del tutto ignoti che, con qualche click
sul computer, decidono di spostare miliardi, licenziare migliaia di padri di
famiglia, far vacillare governi legittimamente eletti.
Probabilmente, però, i Testimoni di Geova - anche sulla base di qualche mia
lettura e di qualche colloquio intrattenuto con loro – cercano una risposta di
secondo livello, più profonda: se l’umanità (ricchi e poveri, potenti e
sudditi, sfruttatori e vittime
delle speciulazioni finanziarie) sia la protagonista della storia o non
piuttosto un’attrice agli ordini continui di un Regista sovrannaturale. Come
tutte le tradizioni religiose che si affidano a Testi sacri, ritenuti rivelati
da Dio stesso, anche i Testimoni di Geova non hanno dubbi: basta aprire qualche
pagina ispirata dallo Spirito e intenderla alla lettera per avere la risposta
esatta. E, dalle loro Scritture, essi traggono la conclusione che Dio solo è il
Signore della storia umana.
I filosofi
(quale che sia la personale adesione di fede), in quanto filosofi, non
possono accontentarsi di risposte belle-e-pronte. Essi devono argomentare,
trovare ragioni, per affermare una tesi o un’altra opposta. Perciò le loro
certezze vacillano e, quando avanzano un’opinione, lo fanno con molta prudenza.
Che cosa dicono sul rapporto fra Volontà divina (comunque si intenda l’Essere
divino) e libertà umana? La
prossima settimana richiamerò alcune delle teorie filosofiche principali su
questo tema. Magari intrecciando le risposte dei grandi pensatori con quelle
che qualcuno dei lettori vorrà farmi pervenire nei prossimi giorni.
Augusto Cavadi
acavadi@alice.it
1 commento:
Grazie delle tue riflessioni, continuo a seguirti in attesa di ulteriori ''doni''.
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