“Centonove”
26.9.2014
Raccontiamo noi ’inclusione
L’Italia – anzi, il
mondo – vanno avanti perché i disastri appariscenti di cui siamo capaci noi
mortali sono, quotidianamente e silenziosamente, compensati da reticoli di soggetti
che si dedicano a curare, a ricucire, a costruire. La Vita mi ha donato, fra
altri regali, la possibilità di conoscere uno di questi crogioli di
comuninazione intensa e di donazione intelligente: un gruppo marchigiano che,
da oltre trent’anni, su impulso di Fabio Ragaini, si dedica all’analisi della
disabilità psico-fisica, al soccorso concreto di situazioni particolarmente
delicate e alla progettazione politica di strategie istituzionali mirate a
soluzioni durature nel tempo.
Chi volesse consultare il
ricchissimo archivio di documenti e pubblicazioni sull’argomento puà accedere
al sito www.grusol.it . Adesso, poi, è facilmente
acquistabile via internet anche un volume (Gruppo Solidarietà, Raccontiamo noi l’inclusione.
Storie di disabilità, Castelplanio
2014, p. 112, Euro 12,00) che permette di entrare in questo angolo di paradiso
terrestre – paradossalmente impregnato di autentica sofferenza - attraverso la
porta della narrazione.
“Personalmente” - scrive Gloria Gagliardini nell’Introduzione - “avevo la curiosità di conoscere le persone in modo più autentico, più vivo, mettermi in
ascolto delle loro storie e capire, indagare, conoscere chi realmente abbiamo
attorno e come vivono - se la vivono -
quella che noi chiamiamo
‘inclusione’. Un’esigenza
di spegnere per un attimo le nostre interpretazioni della realtà e dare
spazio a ciò che mancava: il loro
punto di vista, la loro verità. Dal 2008, presso la sede del Gruppo
Solidarietà, abbiamo dato avvio a
un gruppo di genitori di persone con disabilità in auto mutuo aiuto; da
questo porci in ascolto delle vite
ho sempre pensato che fosse importante fare memoria e documentare. Sono seguiti poi corsi per familiari anche sulla scrittura di sé e
da lì credo di essermi convinta
del valore delle storie quando si trasformano in racconto per gli altri: tutte
portano con sé qualcosa di
misterioso, di grande, da scoprire anche nelle situazioni più complicate.
Mentre ascoltavo, avevo l’impressione di imparare tantissimo, di uscire dalla
mia ignoranza, di vedere l’altro sotto un’altra luce, quasi di conoscerlo per
la prima volta. Spesso è stata l’occasione per passare anche un pomeriggio in
quella casa, con quei profumi, con quel determinato clima che parla ancor prima
delle parole. Le persone che abbiamo intervistato sono persone con disabilità
motoria e intellettiva che conosciamo bene, amici che con noi e con la nostra
storia si sono fortemente intrecciati. Poi ci sono le testimonianze dei
familiari: persone – alcune – conosciute dal Gruppo da 30 anni, altri che
abbiamo conosciuto dopo, grazie a un intreccio di altre relazioni. Insomma
storie a noi vicine, persone con e grazie alle quali anche noi cresciamo”.
Il libro, già
prezioso per la rarità della tematica messa a fuoco, è ulteriormente
impreziosito da tre contributi esterni al gruppo promotore: del musicoterapeuta Mario Paolini, del filosofo Roberto Mancini e del
pedagogista Andrea Canevaro.
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
1 commento:
Grazie della condivisione di questo prezioso frammento di vita, capace anche di raccontarsi in un libro.
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