La preparazione è stata costellata di buchi, ritardi, inadempienze, veri e propri errori organizzativi. Per uno come me, da molti anni abituato male (o troppo bene) con la efficenza puntuale di Elio (vacanze filosofiche) e di Domenico (festival della filosofia in montagna), non è stato facile evitare di scoraggiarsi e/o di perdere la pazienza. Ma, alla fine, ci siamo "imbarcati" ed è stata per tutti un'avventura indimenticabile.
Intanto già alla conferenza-stampa della mattina di mercoledì 30 aprile, presso l'Istituto Nautico di Trapani, con la partecipazione anche di una cinquantina di ragazzi che non hanno la storia della filosofia nei loro curricula scolastici, è andata insolitamente bene: molta attenzione e, dopo qualche silenzio di timidezza, molti interventi ai quali abbiamo interagito Orlando F., Francesco B. , Christine R. ed io. Illustrare il programma del Festival della filosofia d'a-Mare è stata un'occasione per far 'praticare' a quei ragazzi la filosofia come ascolto rispettoso dell'altro, pensiero autonomo, comunicazione sincera...
Venerdì 2 maggio, nell'anfiteatro di Favignana, Luigi Lombardi Vallauri ha guidato una seguitissima meditazione 'laica' sui "paesaggi dell'anima", mettendo in evidenza sia le suggestioni della montagna che le somiglianze/differenze tra le onde del mare e le dune del deserto. Successivamente è toccato a me avviare la passeggiata filosofica lungo il sentiero che dal porto sale verso il castello di santa Caterina d'Alessandria (secondo la chiesa cattolica, protettrice dei filosofi!). Il tema prescelto (la vita come viaggio) mi ha evocato, essendo sulla riva del mare, la poesia George Gray di Edgar Lee Masters: la storia, o la non-storia, di un uomo che solo dopo la morte si rende conto che non aver voluto mai salpare per paura del naufragio è stato già il più radicale e irrimediabile dei naufragi. Alla partenza e ad ognuna delle altre due tappe, prima dei contributi di riflessione socializzati da chi ha voluto farlo, Giorgio Gagliano ha suonato dei pezzi con il suo violino: l'emozione di vedere il tramonto di Favignana dall'alto della collina e di ascoltare simultaneamente Bach non è proprio delle più frequenti ...
Non sapevamo ancora che ci aspettava, al "Cala la luna", una cena del cuoco Evandro semplicemente spettacolare: non solo per l'abbondanza e la varietà dei piatti, ma soprattutto per il solo sapore. Così sarebbe stato, ovviamente, ad ogni pasto successivo nei tre giorni.
Il dopocena filosofico è stato condotto, con la sua solita perizia, da Stefano Zampieri che ha illustrato il significato della consulenza filosofica per la crescita del soggetto, ben al di là delle caricature pregiudiziali e degli accostamenti, anche in buona fede ma del tutto infondati e fuorvianti, con relazioni analoghe (la psicoterapia, la direzione spirituale, il counseling etc.).
La colazione del mattino con il filosofo di sabato si è svolta, contemporaneamente, in tre ambienti diversi: in una saletta Peter Ciaccio ha stimolato la riflessione partendo dai libri su Harry Potter; in veranda Vesna Bijelic ha guidato la conversazione del gruppo sulla base della domanda se si può essere felici in un contesto sociale ingiusto; in un'altra saletta, infine, Stefano Zampieri ha preferito riprendere la tematica del viaggio. Da notare che anche alcune persone che lavorano in albergo si sono dapprima avvicinate per ascoltare, poi hanno preso la parola: il massimo che una filosofia di strada può desiderare!
Poco dopo avremmo dovuto salpare per l'isola di Levanzo ma le condizioni proibitive del mare non l'hanno consentito. Sempre a Favignana, dunque, abbiamo realizzato un incontro molto intenso con Luigi Lombardi Vallauri sulle ragioni filosofiche per cui, verso i cinqunt'anni, ha abbandonato la fede cattolica ed è approdato a posizioni 'apofatiche'. Secondo il programma, il principale interlocutore sarebbe dovuto essere un prete cattolico che insegna teologia pastorale in una Facoltà teologica, ma a poche ore dall'incontro ha disdetto con una e-mail la sua partecipazione. Come dice il proverbio, però, il Signore chiude una porta e apre un portone: così l'assenza del teologo ha consentito a molti di noi di interagire con Lombardi Vallauri in maniera vivace, dialettica, plurale.
Dopo il pranzo (e una visita guidata agli stabilimenti "Florio") Orlando Franceschelli ed io abbiamo attivato un dialogo filosofico a partire dal suo ultimo libro sulla felicità possibile (edito dalla Donzelli). Anche questa volta, per quasi tre ore, si sono moltiplicati gli interventi dei presenti che hanno incrociato disparati punti di vista, esperienze di vita, prospettive esistenziali...
Dopo la cena e un breve intervento musicale di Giorgio Gagliano, Vesna Bijelic ha condotto - sino a mezzanotte - un dopocena filosofico sul tema della bellezza intesa in tutte le sue differenti accezioni e manifestazioni. Tematica che, la mattina dopo, è stata ripresa da Orlando Franceschelli per introdurre un'ultima colazione col filosofo in seduta plenaria.
Ci siamo lasciati con il desiderio che questa edizione sia soltanto la prima di una lunga serie: naturalmente se Ambrogio Caltagirone, in quanto presidente dell'Associazione culturale "La calendula", e l'amministrazione comunale di Favignana saranno disposti a supportarci finanziariamente e logisticamente.
Non sapevamo ancora che ci aspettava, al "Cala la luna", una cena del cuoco Evandro semplicemente spettacolare: non solo per l'abbondanza e la varietà dei piatti, ma soprattutto per il solo sapore. Così sarebbe stato, ovviamente, ad ogni pasto successivo nei tre giorni.
Il dopocena filosofico è stato condotto, con la sua solita perizia, da Stefano Zampieri che ha illustrato il significato della consulenza filosofica per la crescita del soggetto, ben al di là delle caricature pregiudiziali e degli accostamenti, anche in buona fede ma del tutto infondati e fuorvianti, con relazioni analoghe (la psicoterapia, la direzione spirituale, il counseling etc.).
La colazione del mattino con il filosofo di sabato si è svolta, contemporaneamente, in tre ambienti diversi: in una saletta Peter Ciaccio ha stimolato la riflessione partendo dai libri su Harry Potter; in veranda Vesna Bijelic ha guidato la conversazione del gruppo sulla base della domanda se si può essere felici in un contesto sociale ingiusto; in un'altra saletta, infine, Stefano Zampieri ha preferito riprendere la tematica del viaggio. Da notare che anche alcune persone che lavorano in albergo si sono dapprima avvicinate per ascoltare, poi hanno preso la parola: il massimo che una filosofia di strada può desiderare!
Poco dopo avremmo dovuto salpare per l'isola di Levanzo ma le condizioni proibitive del mare non l'hanno consentito. Sempre a Favignana, dunque, abbiamo realizzato un incontro molto intenso con Luigi Lombardi Vallauri sulle ragioni filosofiche per cui, verso i cinqunt'anni, ha abbandonato la fede cattolica ed è approdato a posizioni 'apofatiche'. Secondo il programma, il principale interlocutore sarebbe dovuto essere un prete cattolico che insegna teologia pastorale in una Facoltà teologica, ma a poche ore dall'incontro ha disdetto con una e-mail la sua partecipazione. Come dice il proverbio, però, il Signore chiude una porta e apre un portone: così l'assenza del teologo ha consentito a molti di noi di interagire con Lombardi Vallauri in maniera vivace, dialettica, plurale.
Dopo il pranzo (e una visita guidata agli stabilimenti "Florio") Orlando Franceschelli ed io abbiamo attivato un dialogo filosofico a partire dal suo ultimo libro sulla felicità possibile (edito dalla Donzelli). Anche questa volta, per quasi tre ore, si sono moltiplicati gli interventi dei presenti che hanno incrociato disparati punti di vista, esperienze di vita, prospettive esistenziali...
Dopo la cena e un breve intervento musicale di Giorgio Gagliano, Vesna Bijelic ha condotto - sino a mezzanotte - un dopocena filosofico sul tema della bellezza intesa in tutte le sue differenti accezioni e manifestazioni. Tematica che, la mattina dopo, è stata ripresa da Orlando Franceschelli per introdurre un'ultima colazione col filosofo in seduta plenaria.
Ci siamo lasciati con il desiderio che questa edizione sia soltanto la prima di una lunga serie: naturalmente se Ambrogio Caltagirone, in quanto presidente dell'Associazione culturale "La calendula", e l'amministrazione comunale di Favignana saranno disposti a supportarci finanziariamente e logisticamente.
2 commenti:
Un prete cattolico che insegna teologia pastorale in una Facoltà teologica che non onora l’appuntamento per dire le ragioni della sua fede e un cuoco con una sua aiutante che accorrono in libertà. Sento profumo di fresco.
Grazie ancora per la meravigliosa ospitalità, per il vostro festival di Favignana vi sto facendo una pubblicità spontanea ed entusiasta (sono tornata con il mare negli occhi) per cui per l'anno prossimo aspettatevi un "gruppo vacanze Bologna" :)
Baci a te e ad Adriana, è stato un vero piacere per me passare quel meraviglioso weekend con voi e con tutti gli altri, sono esperienze che restano nel cuore.
A presto
Angela
Posta un commento