Augusto
Cavadi, Legalità, Di Girolamo, 2013,
pp. 88, 7€.
Cavadi inaugura la nuova collana (Sindacalario) di Di Girolamo in collaborazione con la Filca Cisl: parole chiave «per il sindacalista consapevole e responsabile», ma che possono essere efficacemente utilizzate anche in altri contesti, come la scuola. Legalità affronta il termine sotto vari punti di vista: la genesi e il senso delle regole e delle leggi (la forza dei deboli contro i forti), ma anche i nodi più intricati e complicati, dalla distinzione fra legalità e giustizia (non sempre quello che è legale è anche giusto, e viceversa), alla dialettica fra obbedienza e obiezione alle leggi, in nome dell’obbedienza alla propria coscienza – come asserito anche dal Vaticano II –, fino alle varie forme di illegalità, dai crimini plateali al diffuso atteggiamento di «a-legalità». La memoria corre alla Lettera ai giudici di don Milani: «Non posso dire ai miei ragazzi che l'unico modo d'amare la legge è d'obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate».
“Adista- Segni nuovi”, 29 marzo 2014, 12.
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