A Giovanni Franzoni,
già abate di S. Paolo fuori le mura (Roma)
Caro Giovanni,
anche dalla lontana Palermo un abbraccio affettuoso
per il tuo 85. mo genetliaco.
Sappi che anche qui benediciamo il Signore per
averci regalato un amico
acuto, schietto, coraggioso, profetico insomma,
come te.
Augusto (Cavadi)
2 commenti:
Non ho mai avuto l’occasione di incontrarlo personalmente, ma la sua parola e notizie della sua azione pastorale sono giunte fino a me, a Palermo, attraverso una persona a me molto cara (che non c’è più), che a lui fu vicina e che con lui percorse un intenso tragitto di ricerca interiore all’interno della comunità di San Giovanni fuori le mura. Grazie a questo tramite, negli anni ’60, ancora adolescente, seppi del Concilio Vaticano II e dei suoi contenuti “rivoluzionari”. Troppo rivoluzionari, al punto tale che la loro attuazione, messa subito in atto da don Franzoni, scandalizzò la “Chiesa ufficiale” e gli procurò sanzioni disciplinari fino all’espulsione dallo stato clericale. Oggi scopro che fu il più giovane dei padri conciliari e, quindi, forse quello che con maggiore entusiasmo colse il senso del rinnovamento. Egli fu, ed è, un punto di riferimento per tantissimi cristiani in cerca del “volto umano” della Chiesa, quella vera, quella che in papa Francesco sta cercando un barlume di speranza. Idealmente mi associo agli auguri.
Palermo, 9 settembre 2013
Sandro Riotta
Errata corrige: "San Paolo fuori le mura", non San Giovanni.
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