un mio omaggio a un'inziiativa di "Addio pizzo":
ESTATE ADDIO
(MA CON IL RICORDO ALLEGRO DI Sconsajochu)
Confesso
che, a sessant’anni suonati, le discoteche non sono tra i luoghi che frequento
più spesso. Ma alla festa da ballo
- organizzata all’inizio dell’estate da “Addiopizzo” per inaugurare la
spiaggia attrezzata “Sconsajochu” -
non ho voluto rinunziare.
Prima di tutto perché mi ha conquistato
l’idea di chiamare Sconsajochu uno
spazio dedicato al “guastafeste” -
appunto - Libero Grassi, amante del mare siciliano: perché con il no al pizzo
imposto alla propria azienda tessile, l’imprenditore palermitano ha saputo far
saltare in aria, al prezzo della propria vita, i giochi perversi fra mafiosi e
borghesia inetta.
Poi perché, esattamente come mi
aspettavo, mimetizzando col favore delle tenebre i capelli bianchi, ho potuto
trascorrere alcune ore fra ragazzi che sapevano di quotidianità: niente maschi
palestrati e iperabbronzati, niente ragazze supertruccatissime in divisa da
aspiranti veline per Mediaset. A differenza che nelle discoteche dove mi capita
ogni tanto di accompagnare alunni, c’erano ragazzi ‘normali’: con la faccia un
po’ stanca per lo studio della giornata, vestiti come ci si veste ogni giorno per andare a fare la spesa e non
come ci si abbiglia per partecipare a uno dei mille concorsi di bellezza che
impazzano per il Paese nei mesi estivi.
Un altro motivo di
soddisfazione è stato affidarmi spensieratamente al ritmo di canzoni e musiche
d’ogni genere in un pezzo di spiaggia di Capaci: sì, proprio in uno dei luoghi
più dolorosi della già tanto dolorosa vicenda della guerra dei mafiosi contro i
rappresentanti più onesti e coraggiosi dello Stato democratico. La maggior
parte di quelle persone, alcune delle quali meno giovani, ha pianto per
Falcone, per la Morvillo, per la scorta; dedica gratuitamente parecchie ore
della settimana al volontariato sociale, girando per le scuole e i centri
sociali a promuovere una mentalità di resistenza civile; non rifugge qualche
rischio personale nel girare per la città tentando di convincere i negozianti a
ribellarsi alle estorsioni mafiose. E’ stato bello, è stato prefiguratore di un
futuro diverso, che chi ha seminato nel lutto e nella lotta quotidiana abbia
potuto raccogliere qualche frutto in un’atmosfera di allegria. In quelle poche
ore tra la sabbia e le onde del mare, anche alle note dei Cento passi dei Modena City Ramblers, mi è stato spontaneo
immaginare un’isola liberata dal prepotere idiotamente furbesco di pochi, in
cui si sperimenti la fraternità e la sororità degli esseri umani fra loro e con
l’intero cosmo.
Augusto Cavadi
www.augustocavadi.com
www.palermomania.it/news.php?estate-addio-ma-con-il-ricordo-allegro-di-sconsajochu&id=54054
4 commenti:
un pezzo di realtà! Grazie per averla raccontata.
Caro Augusto tra i momenti epifanici della mia esistenza quando ti ho ammirato ballare in una contrada di Puglia.
grazie per l'omaggio :-)
grazie, Augusto per avere come sempre capito e saputo bene esprimere lo spirito che si muove attorno e dentro le cose di Addiopizzo
marcella alletti
Posta un commento