Antonia Ajello
Il rigore e la scommessa
Sciascia
pg. 320
“Repubblica – Palermo”
16. 12. 2003
Metà degli insegnanti sono pentiti di aver scelto questo mestiere, l’altra metà vive in attesa di poter ritirarsi in pensione. Per confortarsi – e magari migliorare le prestazioni – potrebbe rivelarsi una buona idea leggere le opere pedagogiche di Morin che hanno il merito principale di non essere ‘solo’ pedagogia, bensì un precipitato di saggezza e di scienze varie. Un’utile introduzione – ed anche una sintesi – è questo volume di Antonia Rosetto Ajello (Il rigore e la scommessa. Riflessioni sociopedagogiche sul pensiero di Edgar Morin, Sciascia, Caltanissetta – Roma 2003) da cui si apprende, ad esempio, la critica “alle istituzioni educative, Università in testa, da lui definite scuole del Lutto in quanto promuovono nei giovani ricercatori l’idea che sia assurdo tentare di cogliere la realtà nel suo complesso e che il massimo cui si possa puntare sia la conoscenza approfondita di un suo frammento” (p.53). L’autrice (docente alla Lumsa di Caltanissetta) preferisce per lo più esporre con onesta lucidità le tesi del geniale pensatore francese che avanzare rilievi critici personali: in ciò il limite, o forse il pregio, maggiore del suo contributo.
Augusto Cavadi
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