VINCENZO NOTO
I “come” del Vangelo
Abadir
Pagine 83
s.p.
“Repubblica – Palermo”
3.1.2006
In tempi di globalizzazione, per dialogare con altri occorre conoscere il proprio “dna”. Su questo presupposto, l’autore – prete e giornalista della diocesi di Monreale – costruisce un agile libretto che possa fare da “carta d’identità” per i fedeli. Vengono così rievocate – ed esaminate con cura – alcune delle parole caratterizzanti il vangelo di Gesù: l’invito ad amare senza riserve, a realizzare la volontà di Dio nel quotidiano, a perdonare anche chi ci ferisce, a lavorare per la pace anche contro le evidenze opposte…Due le conclusioni di approdo. La prima, del tutto condivisibile, è che “non è possibile confondere il messaggio di questo maestro di Nazareth con quello di altri fondatori di religioni”. Meno ovvia la seconda: che “il cristianesimo è una religione rivelata perché alcuni suoi contenuti non possono essere frutto della riflessione umana”. Lo studio comparato dei vari testi religiosi dell’umanità sembra infatti mostrare che tutte le religioni sono frutto di ricerca umana e tutte beneficano dell’illuminazione divina: anche se non in ugual misura.
Augusto Cavadi
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