“Repubblica – Palermo”
4 maggio 2011
La suora che difende Berlusconi a nome del Signore
(Versione integrale !)
Qualcuno di voi conosce Sorella Teresa Sbarbaro ? Se la risposta è negativa, siete fortunati. Vuol dire che non rientrate fra le migliaia di cittadini siciliani che ogni mese ricevono la lettera-aperta di questo rubicondo donnone dal sorriso accattivante. La lettera cartacea raggiunge, da Soncino (in provincia di Crema), destinatari di tutta Italia, ma in Sicilia questa signora vestita da suora - che riferisce puntualmente ciò che ogni mese le dice o la Madonna o il Signore in persona – riscuote consensi particolarmente calorosi. Non è un caso che il riconoscimento canonico della sua Associazione religiosa sia stato decretato dall’ex abate di San Martino delle Scale, Benedetto M. Chianetta, attuale abate di Cava dei Tirreni e che a gennaio di quest’anno l’arcivescovo di Monreale, mons. Salvatore Di Cristina, abbia emanato un decreto con cui accoglie nella sua diocesi i “Missionari del Perdono e della Riconcilizione”.
Cosa ha detto Gesù a Sorella Teresa per il mese in corso? Non ci crederete, ma anche Lui – da lassù – è preoccupato per la sorte di Berlusconi. Non che lo nomini esplicitamente, per carità! Ma leggiamo insieme il messaggio divino mediato dalla simpatica veggente e vediamo se l’identikit funziona: “Voi che volete bene all’Italia, nostra amata Patria, per la quale abbiamo i nostri soldati deceduti, amate, amate coloro che lavorano e si affaticano per essa. Noi, non possiamo odiare. Noi, non possiamo giudicare. Noi, non possiamo mandare via nessuno dal suo posto. Noi sappiamo che chi odia, non è di Dio. Noi sappiamo che chi giudica suo fratello, si mette al posto di Dio. Noi sappiamo che chi si erge a capo, volendo mandar via un uomo dal suo posto, avrà i castighi di Dio. Tutti, dobbiamo agire, con i doni dateci (sic ! Gesù parla tutte le lingue del mondo, dunque gli può scappare qualche inesattezza grammaticale in italiano) da Dio. Parlo a tutte le istituzioni: civili, morali, politiche e della Giustizia umana. Non è lecito spiare coloro che vivono in casa propria, senza aver commesso prima una colpa. Non è retto, dare in pasto ai giornalisti, quanto hanno spiato di nascosto. Se a ciascuno di noi, fossero fatte quelle cose e poi darle ai giornalisti, come verremmo giudicati? (Anche qui sintassi e punteggiatura non sono proprio…divine). Chi agisce in questo modo (la Procura di Milano è avvisata!), va contro Dio e perde la sua autorità”.
Se qualcuno, sbalordito di questa difesa a oltranza di un uomo di governo (che riesce, in poche mosse, a infrangere contemporaneamente vari codici umani e quasi tutti i dieci comandamenti), avesse bisogno di qualche giustificazione teologica, la saggia veggente non gliela lesina: “Sappiate fratelli che nel nostro ‘Credo’ c’è un punto che dice: ‘Credo la Comunione dei Santi’. Sapete cosa vuol dire? Vuol dire che se uno sbaglia, ossia pecca, tutta la S. Chiesa è nella colpa” (dunque anche io e voi, che non abbiamo avuto la sorte di incontrare Ruby e di poterla proteggere dalle forze del Male). “E quindi” - conclusione ineccepibile – “dobbiamo pregare e fare penitenza perché quella persona, si penta e si converta”.
Non so se ha convinto voi, ma Sorella Tersa da Soncino ha convinto me. Da oggi, pentito per i peccati di un anziano erotomane, chiederò ai preti che conosco di celebrare messa per lui. Anzi, non fidandomi del messale in uso dopo il Concilio ecumenico Vaticano II, chiederò che attingano al messale in uso dal Concilio di Trento al 1965, dove si poteva scegliere fra una ampia gamma di celebrazioni eucaristiche: per far piovere, per far cessare la pioggia, per i defunti in purgatorio…ma anche “per la buona morte dei propri nemici”. Amen.
Augusto Cavadi
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