Peppe Sini, direttore del quotidiano telematico (gratuito!) “La nonviolenza in cammino” di Viterbo, ha chiesto ad alcuni collaboratori ed amici qualche riga sulla ricorrenza del 2 ottobre, proclamata dall’ONU “Giornata mondiale della nonviolenza”.
Ho dunque rilasciato la seguente dichiarazione, pubblicata sia sul quotidiano di Beppe che su altre testate che da quella fonte l’hanno ripresa:
“Il 2 ottobre del 2010 porterò a compimento il mio sessantesimo compleanno. Come accade ai miei coetanei, è più facile in queste occasioni guardare (il molto che è) indietro piuttosto che (il poco) d’avanti. E cosa scorgo? Un coacervo di esperienze, di errori, di sorprese positive, di dolori. Dal magma confuso spiccano poche, preziose gemme che la Vita mi ha donato: i gesti di comprensione, di cura, di stimolo ricevuti. E, solo grazie a questa ricezione, talvolta restituiti: ai donatori o ad altri destinatari. “Date gratis ciò che gratis avete ricevuto”: più che un imperativo, il detto evangelico è una sorta di formula che fotografa dinamiche oggettive. Forse nonviolenza è anche questo: gratuità esperita e comunicata. Tutto il resto (le nostre avidità, la nostra indifferenza, la nostra distrazione…) è miseria che non merita di essere ricordata, se non quanto basta per mantenere viva la consapevolezza dei propri limiti e la vigilanza per evitare di continuare a violentare o a lasciar violentare”.
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