TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 205 del 29 maggio 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Sommario di questo numero:
1. Il colpo di stato razzista, la carneficina afgana
2. Giselle Dian intervista Augusto Cavadi
3. Giselle Dian intervista Andrea Cozzo
4. Giselle Dian intervista Fulvio Cesare Manara
5. Per difendere il Bulicame e i diritti di tutti un’iniziativa esemplare
6. L’assessore provinciale alle opere stradali e alla pianificazione territoriale risponde all’esposto sull’accesso ostruito a una pozza dell’area del Bulicame
7. Un’ampia intervista alla dottoressa Litta
8. Il cinque per mille al Movimento Nonviolento
9. “Azione nonviolenta”
10. Segnalazioni librarie
11. La “Carta” del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu’
(…)
2. RIFLESSIONE. GISELLE DIAN INTERVISTA AUGUSTO CAVADI
[Ringraziamo Giselle Dian (per contatti: gipsy91@live.it) per averci messo a disposizione questa intervista ad Augusto Cavadi.
Giselle Dian fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo.
Augusto Cavadi, prestigioso intellettuale ed educatore, collaboratore del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo, e' impegnato nel movimento antimafia e nelle esperienze di risanamento a Palermo, collabora a varie qualificate riviste che si occupano di problematiche educative e che partecipano dell'impegno contro la mafia. Opere di Augusto Cavadi: Per meditare. Itinerari alla ricerca della consapevolezza, Gribaudi, Torino 1988; Con occhi nuovi. Risposte possibili a questioni inevitabili, Augustinus, Palermo 1989; Fare teologia a Palermo, Augustinus, Palermo 1990; Pregare senza confini, Paoline, Milano 1990; trad. portoghese 1999; Ciascuno nella sua lingua. Tracce per un'altra preghiera, Augustinus, Palermo 1991; Pregare con il cosmo, Paoline, Milano 1992, trad. portoghese 1999; Le nuove frontiere dell'impegno sociale, politico, ecclesiale, Paoline, Milano 1992; Liberarsi dal dominio mafioso. Che cosa puo' fare ciascuno di noi qui e subito, Dehoniane, Bologna 1993, nuova edizione aggiornata e ampliata Dehoniane, Bologna 2003; Il vangelo e la lupara. Materiali su chiese e mafia, 2 voll., Dehoniane, Bologna 1994; A scuola di antimafia. Materiali di studio, criteri educativi, esperienze didattiche, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994, D G editore, Trapani 2006; Essere profeti oggi. La dimensione profetica dell'esperienza cristiana, Dehoniane, Bologna 1997; trad. spagnola 1999; Jacques Maritain fra moderno e post-moderno, Edisco, Torino 1998; Volontari a Palermo. Indicazioni per chi fa o vuol fare l'operatore sociale, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1998, seconda ed.; voce "Pedagogia" nel cd- rom di AA. VV., La mafia. 150 anni di storia e storie, Cliomedia Officina, Torino 1998, ed. inglese 1999; Ripartire dalle radici. Naufragio della politica e indicazioni dall'etica, Cittadella, Assisi, 2000; Le ideologie del Novecento, Rubbettino, Soveria Mannelli 2001; Volontariato in crisi? Diagnosi e terapia, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2003; Gente bella, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2004; Strappare una generazione alla mafia, DG Editore, Trapani 2005; E, per passione, la filosofia, DG Editore, Trapani 2006; La mafia spiegata ai turisti, Di Girolamo Editore, Trapani 2008; E, per passione, la filosofia. Breve introduzione alla piu' inutile di tutte le scienze, Di Girolamo, Trapani 2008; Chiedete e non vi sara' dato. Per una filosofia pratica dell’amore, Petite Plaisance, Pistoia 2008; In verita' ci disse altro. Oltre i fondamentalismi cristiani, Falzea, Reggio Calabria 2008; Il Dio dei mafiosi, San Paolo, Milano 2009; Come posso fare di mio figlio un vero uomo d’onore? Coppola, Trapani 2008; L’amore e' cieco ma la mafia ci vede benissimo, Coppola, Trapani 2009; Filosofia di strada. Il filosofare-in-pratica e le sue pratiche, Di Girolamo, Trapani 2010. Vari suoi contributi sono apparsi sulle migliori riviste antimafia di Palermo e siciliane. Segnaliamo il sito: www.augustocavadi.eu (con bibliografia completa)]
- Giselle Dian: Quale eredita’ ha lasciato nella cultura statunitense e mondiale l’esperienza di Martin Luther King, la lotta contro il razzismo e il movimento per i diritti civili?
- Augusto Cavadi: Non so nel mondo, ma in quell’angolo della semi-periferia del mondo in cui vivo (la Sicilia) la sua testimonianza e’ arrivata e ha dato frutto, anche grazie all’amplificazione che la sua opera ha ricevuto in loco da Danilo Dolci. Per noi, giovani nel ‘68, e’ stato fondamentale vedere nel pastore battista una sintesi di fede evangelica e di impegno politico concreto.
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- Giselle Dian: L’opposizione alla bomba atomica ha caratterizzato la seconda meta’ del Novecento; negli ultimi decenni essa si e’ sviluppata anche contro le centrali nucleari, cogliendo una serie di decisivi nessi ed implicazioni. Quali sono state le esperienze cruciali e quali sono le riflessioni fondamentali del movimento antinucleare?
- Augusto Cavadi: Qui in Sicilia la fase cruciale e’ stata costituita dalle lotte contro l’installazione dei missili a testata nucleare a Comiso, in quel di Ragusa. Oggi la zona e’ denuclearizzata, ma sarebbe esagerato attribuire solo a quelle campagne il merito del risultato. Molto piu’ decisivo e’ stato il mutamento del quadro internazionale in seguito all’implosione del sistema sovietico. Credo che Gorbaciov sia uno dei massimi politici di tutti i tempi (anche se, mi pare, ci stiamo dimenticando di lui troppo presto).
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- Giselle Dian: La solidarieta’ internazionale con il movimento antiapartheid in Sudafrica ha caratterizzato gli anni Ottanta; e ad essa anche gli artisti (delle arti visive, della musica, della letteratura, del teatro e del cinema) hanno dato un contributo rilevante, particolarmente sul versante della sensibilizzazione. Poi, negli anni ‘90, la liberazione di Nelson Mandela, la sua elezione a primo presidente democratico del Sudafrica, e l’esperienza straordinaria della Commissione per la verita’ e la riconciliazione, costituiscono eventi di portata mondiale ed epocale. Quali riflessioni si possono trarre da questa vicenda?
- Augusto Cavadi: In un gruppo di lavoro durato tre anni e sfociato in un volume (Mafia e nonviolenza, a cura di Vincenzo Sanfilippo, Di Girolamo editore, Trapani 2007) abbiamo provato a immaginare che cosa possa significare, nel Meridione italiano, coniugare le esigenze della giustizia verso i familiari di vittime di mafia e la lungimiranza di agevolare la “conversione” reale dei cosi’ detti “pentiti” e delle loro famiglie. E’ un percorso teorico-pratico in corso, con le sue poche luci e con le sue molte ombre.
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- Giselle Dian: Da alcuni anni si ha la sensazione che almeno in alcune parti del mondo finalmente i diritti delle persone omosessuali vengano almeno formalmente riconosciuti, e che il pregiudizio e la violenza omofoba non godano piu’ di una complicita’ diffusa. E’ realmente cosi’? Ed attraverso quali tappe di impegno civile e di progresso culturale si e’ giunti a questa situazione, e quanto cammino c’e’ ancora da percorrere, e quali iniziative occorre intraprendere affinche’ ad ogni persona sia riconosciuto il diritto alla libera autodeterminazione ed autogestione del proprio orientamento sessuale e delle proprie scelte di vita?
- Augusto Cavadi: Come osservatore della valenza religiosa dei comportamenti sociali sono particolarmente sensibile ai processi intra-ecclesiali di liberazione dalle bende dell’omofobia. Con la stima verso persone quali Franco Barbero di Pinerolo e Alessandro Esposito di Trapani, cerco di dare anch’io una mano a riflettere sulla falsa connessione fra fede biblica e intolleranza nei confronti delle sorelle e dei fratelli che (per un groviglio di fattori) trovano piu’ congeniale veicolare l’amore attraverso gesti omofili. E mi pare di poter dire che questa battaglia si inserisce all’interno di una guerra molto piu’ impegnativa: liberare la visione cristiana dell’uomo dalla sessuofobia atavica in cui si e’ gradatamente - e inesorabilmente - imprigionata.
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- Giselle Dian: Quale puo’ essere lo specifico contributo dell’arte all’impegno per la pace, l’ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani?
- Augusto Cavadi: Cercare la bellezza senza voler essere edificanti a tutti i costi. La bellezza merita di essere coltivata gratuitamente, pur sapendo che essa comporta effetti collaterali desiderabili.
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- Giselle Dian: L’opera di Keith Haring, e piu’ in generale il linguaggio dei “graffiti”, pone in evidenza il rapporto tra opera d’arte e dimensione urbana, tra performance estetica e vissuto della strada, tra “nonluoghi” e impegno civile, tra forme della cultura di massa e lotta contro l’alienazione e l’emarginazione, tra strutture della vita quotidiana e nuove modalita’ di risignificazione dei luoghi e delle esperienze esistenziali. Quali riflessioni le suscita questa prassi?
- Augusto Cavadi: Confesso di essere molto piu’ disturbato dagli abusi dei “graffittari” che ammirato della loro opera. Sarei felice se quanti praticano questa forma d’arte rispettassero tempi e luoghi; anzi, quando vedo che i graffiti abbelliscono squarci squallidi, sono gia’ adesso felice.
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