venerdì 1 giugno 2007

IN VIAGGIO PENSANDO


“Cercasi un fine” III, 21 (giu - luglio 2007)
Augusto Cavadi

IN VACANZA CON LA FILOSOFIA

Chi ritiene che la filosofia non sia solo una questione di dispute accademiche e di conventicole d’iniziati, apprezzerà senz’altro una raccolta di brevi saggi di Ran Lahav che è stata tradotta in italiano col titolo Comprendere la vita. La consulenza filosofica come ricerca della saggezza (Apogeo, Milano 2004). Lahav si è formato negli Stati Uniti d’America, insegna presso l’università israeliana di Haifa e gestisce, sin dal 1992, uno studio privato di consulente filosofico. Ho avuto modo di conoscerlo a Roma alla fine del febbraio del 2005. Come quasi sempre accade con i filosofi, l’incontro da persona a persona dice molto più di qualsiasi testo scritto. E’ stato infatti interessante ciò che ha sostenuto quando ha provato a rispondere alla domanda Where is philosophy in philosophical practice? Ma ancor più interessante mi è sembrato il modo con cui, nel corso della discussione amichevole, si è rapportato ai presenti: con semplicità di vocabolario, con tono pacato, sempre su un registro interlocutorio, senza la minima traccia di arroganza intellettuale. Rispondendo ad una domanda specifica, Lahav ha avuto modo di dichiarare che, dopo oltre dieci anni di esperienza professionale in cui aveva adottato un assetto molto simile alle sedute psicoterapeutiche, era arrivato alla conclusione di dover superare quella modalità e di voler mettere in pratica un sogno: trascorrere, almeno una volta l’anno, con i suoi ‘consultanti’, una settimana fra i monti in situazione di convivenza. A suo parere, infatti, la tradizione filosofica – da Socrate in poi – parla chiaro: la filosofia è una scintilla che scocca più facilmente in un ambito di vita comunitaria piuttosto che in un dialogo a due.

Molto simpaticamente, Andrea Poma – presidente a quella data dell’associazione organizzatrice – ha fatto notare, col suo solito sorriso divertito, la presenza in sala di un collega italiano che, da più di venti anni, sperimentava quella formula di riflessione filosofica. Dal 1983, infatti, prima in quanto responsabile per la formazione giovanile di un’associazione di docenti di filosofia, poi – dopo una pausa di alcuni anni – con la collaborazione decisiva di altri amici a titolo privato, ho avuto modo di proporre, in periodi estivi, le “vacanze filosofiche per…non filosofi”. Ne ho già raccontato le linee essenziali in un libro dedicato, appunto, alla consulenza filosofica (Quando ha problemi chi è sano di mente, Rubbettino 2003) e mi piacerebbe offrire ai lettori di “Cercasi un fine” la possibilità di farne esperienza diretta. Il prossimo appuntamento è per questa estate (dal 22 al 28 agosto) ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), uno dei luoghi più gradevoli del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il tema prescelto è di rilevanza esistenziale e sociale primaria: ” Il bene, il male: una questione sempre aperta”. Poiché si tratta di ‘vacanze’, per ogni giornata sono previsti solo due impegni: un seminario dalle 9.00 alle 10.30 ed un altro dalle 18.00 alle 19.30. Il costo (comprensivo di vitto, alloggio e iscrizione al corso) oscilla - secondo le sistemazioni preferite - tra i 400 e i 500 euro: per dettagli ulteriori telefonare (dalle ore 17 alle ore 22) allo 06/5835765 oppure scrivere al prof. Elio Rindone, via Ettore Rolli 47 – 00153 Roma (fax: 0623313760, e-mail: e.rindo@infinito.it). Un depliant (con la scheda di adesione) si può scaricare o dal sito www.ilgiardinodeipensieri.eu o dal mio blog personale.

Nessun commento: