Repubblica – Palermo 4.4.07
Augusto Cavadi
SALVATORE MUGNO
Mecca maledetta
Il pozzo di Giacobbe
Pagine 106
10 euro
Niente paura: il titolo non allude a nessuna crociata antislamica. E’ solo un gioco di parole con cui s’inverte il nome (”Mecca benedetta”) del più lussuoso albergo di Mogadiscio. L’ultimo visitato dal biologo trapanese Giuseppe Salvo in una torrida notte estiva del 1990, dopo la quale il dirigente dell’Istituto superiore della sanità sarà trovato impiccato in una cella della guardia presidenziale del dittatore Siad Barre. Non è un racconto di fantasia, purtroppo; ma un tragico fatto di cronaca su cui Salvatore Mugno riaccende i riflettori contestualizzandolo nel momento storico del declino di un regime che, perduta la credibilità internazionale, è stato difeso sino all’ultimo solo dal governo italiano a guida socialista. L’autore avanza una serie di ipotesi sui possibili motivi di questa violenza, ma senza privilegiarne qualcuna: “all’origine di ogni morte, dopo tutto, non c’è mai soltanto una ragione”. A lui il merito di provare a non far cadere nell’oblio un frammento di storia minore che consente di guardare dal di dentro vicende più ampie e complesse.
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